CRESCENTINO

La città dice «No» al deposito a Trino

La seduta pubblica all’unanimità ha votato una mozione per opporsi alla proposta di Pane di antocandidare Leri Cavour

La città dice «No» al deposito a Trino
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Il Consiglio comunale all’unanimità si esprime contro l’autocandidatura del sindaco di Trino Daniele Pane all’installazione del deposito unico nucleare nel territorio del suo Comune.

La città dice «No» al deposito a Trino

E’ mercoledì  28 febbraio quando il Consiglio si riunisce per discutere uno dei temi più importanti del Vercellese. Assente, nello schieramento di maggioranza Cristina Ponzin. In minoranza unico presente è invece Carmine Speranza. Risultano assenti Fabrizio Greppi, Alice Ulla e Letizia Ferrero.
Una delibera impegna il sindaco di Crescentino Vittorio Ferrero ad informare di tale contrarietà il Comune di Trino chiedendo, altresì, al sindaco e alla Giunta di rivalutare la propria decisione con la revoca della Deliberazione.

Gli interventi

Ferrero, nel corso della trattazione del tema ha sottolineato che «la scelta dell’area dove insediare il sito deve esser legata a criteri tecnici non una scelta politica». Un sindaco che confida che Trino ritiri la sua autocandidatura perché ha creato fratture nel territorio ma soprattutto perché «l’area non è idonea tant’è che dopo anni di studi si sono individuate 51 aree e Trino non è tra queste».

Dopodiché il consigliere Speranza ha spiegato che secondo lui il territorio ha già dato: «Non so al sindaco di Trino cosa gli sia passato dalla mente. Non so se siano i soldi del nucleare ma se fosse così cambia i soldi con la salute delle persone. Non è giusto».

Anche il capogruppo di maggioranza Manuele Venaruzzo: «Mai avrei pensato di dover esser qui ad opporsi perché è una scelta scellerata. Invito tutti a partecipare alla serata informativa promosso dal Comitato Trin.no».

Anche l’assessore Antonella Dassano ha esposto la sua dichiarazione di voto: «Esprimo la mia contrarietà alla realizzazione del Deposito Nazionale Unico dei rifiuti radioattivi a Trino. Chiedo al sindaco di ritirare la propria autocandidatura perché il nostro territorio, già in crisi per un eventuale rischio di dissesto idrogeologico dovuto alla conformazione dello stesso ed alla presenza di una fitta rete irrigua, in presenza di falde acquifere superficiali già compromesse, non può subire ulteriori dissesti ambientali. Dobbiamo consegnare per gli anni futuri un territorio sano, orgoglioso per tutto ciò che lo caratterizza e soprattutto garantire alla popolazione sicurezza e benessere, non timore o terrore per eventuali, probabili eventi calamitosi. Come cittadina amante del proprio territorio, chiedo di non peggiorare una situazione già molto fragile. Il nostro territorio deve essere visitato ed apprezzato per le eccellenze che presenta e non per il deposito di scorie radioattive».

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