COVID E ELEZIONI

La proposta: "Tutti i candidati alle prossime Comunali siano vaccinati"

Letta alza la posta, le altre forze politiche per il momento non hanno ancora raccolto il guanto di sfida.

La proposta: "Tutti i candidati alle prossime Comunali siano vaccinati"
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Mentre ferve il dibattito sul Green pass e sulla necessità di arrivare a una quota più ampia possibile di popolazione vaccinata, il segretario del Partito Democratico Enrico Letta alza la posta:

"Noi lanciamo la sfida a tutti. Chiediamo che tutti i candidati alle elezioni amministrative abbiano ottemperato gli obblighi vaccinali, come fa il Pd. E’ un messaggio forte, che tutti dovrebbero sottoscrivere. Sindaci e presidenti di Regione siano i primi a dare l’esempio".

Letta: "Tutti i candidati siano vaccinati"

In un'intervista rilasciata al Corriere l'ex premier chiede "un patto di maggioranza sul tema dei no vax”. Soprattutto a fronte delle posizioni contrastanti all'interno dell'Esecutivo sul tema.

“Il Dna di questo governo è dato da tre cose. La prima è la scrittura del Pnrr. Poi le riforme funzionali ai fondi europei, giustizia, fisco, e semplificazioni. Ma la questione numero uno è la campagna vaccinale per uscire dalla pandemia e tornare alla normalità. Quello che serve ora, dunque, è un patto di chiara corresponsabilità, per sostenere le misure del governo e lo sforzo di farle passare nell’opinione pubblica, senza distinguo e senza ambiguità".

Il dem è granitico anche sul Green Pass:

"Sulle manifestazioni di protesta contro il Green pass, altre forme ‘urlate’ di dissenso e la destra che non prende con forza le distanze, il nostro disagio è chiarissimo. Siamo a un bivio. Tutte le forze di maggioranza, Lega in testa, devono decidere quale strada prendere. Perché il rischio è soffocare la ripresa e la ripartenza. Più grande è l’insieme dei no vax e più forte è la crescita della variante Delta, che è il nemico delle riaperture e della libertà perché al 99% colpisce i non vaccinati”.

Un messaggio non certo criptico.

Il nodo Lega

Matteo Salvini, che ha recentemente reso noto di essersi sottoposto al vaccino anti Covid, ha ribadito che "da vaccinato non vuole imporre nulla agli altri" e che la Lega continuerà a battersi per garantire il diritto di scelta. Il leader del Carroccio promette inoltre di dare battaglia al Green Pass.

“Vaccinandosi Salvini ha fatto un passo in avanti. Sui social, dove è stato pesantemente criticato, si è visto quanto gli è costato da parte del suo mondo, quindi il mio giudizio è positivo. Non voglio giocarla sulla polemica nei confronti della Lega – premette – ma ho sentito le dichiarazioni responsabili di Di Maio, Berlusconi e Tajani e ritengo importante riaffermare un chiaro patto di maggioranza a partire dal tema vaccini. Le prossime settimane saranno complesse, il mare sarà in tempesta, la nave ballerà”, ha ribadito Letta.

E ancora:

"Salvini ha fatto un passo avanti, ora il successivo è portare il suo partito convintamente dalla parte di un governo che si batte contro la logica no vax. Da Atene a Parigi, sono i movimenti di ultradestra che fomentano. La direzione di marcia deve essere unitaria, non può esserci ambiguità“.

Nessuna replica, al momento, da parte di Matteo Salvini e della leader di FdI Giorgia Meloni, anch'essa fresca di vaccinazione ma determinata - dai ranghi dell'opposizione - a osteggiare il Green Pass e difendere il diritto di scelta.

I candidati alle amministrative e il vaccino

Quali sono le posizioni dei candidati alle amministrative delle due principali città al voto, Milano e Torino?

A Milano il titolare dem della fascia tricolore all'ombra della Madonnina, che rinnoverà la sua candidatura, Beppe Sala è in linea con il segretario del suo partito. Favorevole non soltanto al Green Pass, ma anche a vaccinazione obbligatoria per medici e insegnanti e in prima linea per incentivare le immunizzazioni. Il primo cittadino meneghino ha anche prestato il volto a una campagna dallo slogan "Io mi vaccino".

Il centrodestra ha schierato Luca Bernardo, primario di pediatria all'ospedale Fatebenefratelli. Posizione netta sui sanitari, categoria della quale egli stesso fa parte:

"Sui vaccini c'è la libertà personale, salvo alcune categorie come quella dei sanitari che non possono esimersi dall'eseguire il vaccino, non solo per se stessi e per le famiglie, ma per gli altri che si vedono negli ambulatori", ma decisamente più sfumata per tutti gli altri cittadini.

Chi invece proprio è categorico è Gianluigi Paragone, giornalista ed ex pentastellato, fondatore di ItalExit, anch'esso candidato a Palazzo Marino che si dichiara free vax e ha ribadito la sua intenzione a non vaccinarsi. Paragone è inoltre contrario al Green Pass e appoggia le manifestazioni di piazza sul tema.

A Torino il candidato di centrodestra Paolo Damilano non si sarebbe ancora sottoposto a vaccino spiegando di "aver avuto il Covid". Diversa la posizione del candidato del centrosinistra Stefano Lo Russo:

"L’Italia deve ripartire e questo è possibile solo se la campagna vaccinale procede e tutti ci proteggiamo. Per questo mi sono vaccinato convinto e fiducioso verso la sanità pubblica".

Posizione più sfumata per la candidata pentastellata Valentina Sganga, che dovrebbe essere in attesa del proprio turno.

Le elezioni amministrative 2021 dovrebbero tenersi tra il 15 settembre e il 15 ottobre.

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