TORRAZZA PIEMONTE

Lavori al ricetto e all’ex scuola: «Come si fa a chiedere dove sono?»

Il sindaco è rimasto stupito dalla richiesta sollevata dal consigliere di minoranza Bracco.

Lavori al ricetto e all’ex scuola: «Come si fa a chiedere dove sono?»
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Il Comune di Torrazza, attraverso l’ultimo Consiglio comunale, ha deciso di approvare lo schema di convenzione, con altri Comuni, per la gestione associata dei progetti di rigenerazione urbana.

Lavori al ricetto e all’ex scuola

«Per presentare richiesta di finanziamento occorre avere una popolazione di 15 mila abitanti e la Regione Piemonte ha permesso ai Comuni di convenzionarsi per arrivare a questo numero», ha spiegato il vicesindaco Alberto Baesso, facendo presente che non è così in tutte le Regioni d’Italia.
«Così possiamo accedere ai fondi - continua Baesso - Per presentare la richiesta, bastava un’idea di massima dei costi. Poi, qualora saremo tra i vincitori, si procederà con l’iter».
Un discorso, entrato nello specifico perché il capogruppo d’opposizione Marinella Bracco aveva chiesto delucidazioni aggiuntive alle quali aveva ricevuto una risposta che però non l’aveva soddisfatto come specificato nella missiva.
«Noi, come Comune abbiamo presentato due progetti. - spiega il sindaco Massimo Rozzino - La riqualificazione del Ricetto, cioè la parte di via Angela Cappella, la parte antistante la torre e che va verso l’acquedotto. Per questo intervento, che tocca anche i lavori alla via, abbiamo previsto un costo di 250 mila euro.
Il secondo, invece, è la rifunzionalizzazione delle ex scuole di Borgoregio per 550 mila euro.
Dunque, di questi due interventi, mi domando cosa ci sia di non capibile? I consiglieri, tutti, hanno anche accesso all’area riservata alla quale si accede con le proprie password. Siamo in una fase preliminare dove ci viene chiesta un’idea di massima.
Nella sua lettera Bracco chiedeva quali erano gli interventi, dove siano e i progetti. Mi sembra che negli atti era tutto chiaro, mancavano solo i progetti perché, appunto, siamo nella fase iniziale. Si tratta dell’ennesimo tentativo di far perdere tempo. Eppure non si presentano in Consiglio da ormai due anni, e quando vengono abbandonano l’aula (lei e i suoi colleghi di minoranza). Adesso ho deciso che tornerò a convocare i Consigli nella sala consiliare».

«Come si fa a chiedere dove sono?»

Rozzino le cose non gliele manda certamente a dire: «Questo non è fare politica. Amministrare un paese. Farlo vuol dire esser tra la gente, esser in paese. Loro dove sono? Da due anni non si vedono più in Comune. Io li sfido ad occuparsi della cosa pubblica.
Noi, abbiamo un avanzo di amministrazione di un milione e 800 mila euro: quando mai è successo? E il lavori procedono nonostante pandemia e difficoltà. I servizi anche, non c’è mai stata interruzione. Qualcuno invece non sappiamo nemmeno dove sia. E vuole insegnare a noi a vivere, ad amministrare. Il mio vice (ormai ex) durante la pandemia si nascondeva, io mia madre la vedevo da lontana e poi è morta. Ma noi avevamo il dovere di esserci, di risolvere i problemi e cercare soluzioni, anche le più assurde. Fare l’Amministratore è dedicare la tua vita agli altri.
E’ tutto solo pretestuoso. Noi andremo avanti sino al 2024 a testa bassa. Se verranno in Consiglio potranno portare avanti le loro posizioni, come io ho sempre fatto in minoranza e come farò da sindaco con loro. Lo faccio anche in piazza con i miei cittadini. Le loro invece sono insinuazioni di bassissimo livello. In questi giorni ne ho lette anche sui social da parte di altri, ecco: queste persone ne risponderanno. Noi non abbiamo mai offeso nessuno, ma in tanti invece offendono noi».