Lista Barone i primi candidati

Si vota il 10 giugno.

Lista Barone i primi candidati
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Lista Barone, i primi candidati che hanno deciso di appoggiare l'ex segretario del Partito Democratico di Livorno Ferraris.

Lista Barone, i primi nomi

Sono Pino Posca, Antonio Tamburelli, Giovanna Cresto e Roberta Mirica i primi candidati schierati con Chiara Barone. La corsa infatti alle comunali del prossimo 10 giugno entra dunque nel vivo. Emergono così le prime certezze sul fronte contrapposto a quello dell’attuale sindaco Stefano Corgnati. Con Barone ci saranno dunque il decoratore cartongessista Posca, ex calciatore molto conosciuto in paese, alla sua prima esperienza in politica. Tamburelli, vicino al mondo dell’agricoltura e dei pensionati, era invece già stato consigliere comunale. Cresto, insegnante alle scuole primarie di Livorno, era stata candidata nella lista con Matteo Capizzi senza venire però eletta. La più giovane del gruppo sarà la Mirica, studentessa classe 1999, la figlia della titolare del negozio di fotografia del paese, Mirica Mihaela.

Il programma

«La parola chiave del programma sarà “presenza” e per questo ho voluto in lista con me persone molto presenti in paese: gestire i problemi quotidiani e affrontare le criticità di un Municipio via mail o telefono è una cosa, essere fisicamente presenti un’altra», sottolinea.

No al polivalente

«Quello sarà dunque uno degli aspetti che ci distinguerà dall’altra lista: noi siamo contrari alla realizzazione del polivalente, perché crediamo che l’investimento e la spesa sarebbero troppo alti. Pensiamo che quell’area debba avere un’altra destinazione d’uso e a breve spiegheremo nel dettaglio come intendiamo trasformare quell’importante zona del paese».

Rilancio del commercio

Nel programma dunque troverà poi ampio spazio il tema del commercio che, sostiene la Barone, dovrà essere una priorità della prossima Amministrazione Comunale. «Tanti Livornesi in queste settimane ci stanno chiedendo di rilanciare il mercato del sabato: ero uno dei più importanti del vercellese, ma negli ultimi anni ha perso smalto. E poi dobbiamo dare una spinta al rilancio dei negozi: purtroppo il centro storico si è spento e noi dobbiamo sostenere i commercianti, sia quelli che resistono sia quelli che vorranno investire aprendo nuove attività. Dobbiamo far restare la gente a Livorno e attrarla facendolo vivere tutto l’anno: vogliamo che smetta di essere solo un paese dormitorio».

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