CIGLIANO

«Marchetti, l’Amministrazione del nulla»

Flavio Ranalli, con in mano la relazione di inizio mandato, trae un bilancio di quanto effettuato dalla Giunta

«Marchetti, l’Amministrazione del nulla»
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A poco più di un anno dalla fine del primo mandato del sindaco Diego Marchetti, c’è chi fa già un bilancio del suo operato. E’ Flavio Ranalli. Il capogruppo di opposizione prende la relazione di inizio mandato, l’atto nel quale l’Amministrazione illustra gli obiettivi che vorrà raggiungere in cinque anni. E il bilancio che trae Ranalli è negativo.

«Marchetti, l’Amministrazione del nulla»

«Basta leggere la prima pagina per capire subito che nulla di ciò che ha scritto ha rispettato - spiega Ranalli - Ascoltare, collaborare, proporre: quando mai, anche solo una di queste cose, è accaduta? Mai. Non ha ascoltato, collaborato e accolto le proposte di noi consiglieri di minoranza. Ma nemmeno dei suoi cittadini: ricordiamoci quando centinaia di persone sono scese in piazza per il futuro della scuola. Lui non ha ascoltato e non ha collaborato, tanto meno ha accettato le proposte fatte».

«Sempre nella prima pagina prometteva “Cigliano deve tornare ad essere un paese dinamico con un buon livello di servizi e di qualità della vita”: questo però non è accaduto. “Riportare Cigliano ad una condizione di decoro, invertendo la tendenza alla trascuratezza, all’insicurezza, all’abbandono”: anche questo non è accaduto. Scriveva che i ciglianesi chiedevano di poter avere strade, marciapiedi, piazze e aree verdi pulite e ben curate. Che volevano avere la sicurezza di non subire furti solo perché residente in zone periferiche e anche di poter avere un efficiente livello di servizi ed un sistema di tasse locali equo ed equilibrato. Prometteva la tutela del patrimonio storico, con interventi di ristrutturazione, le azioni preventive per scongiurare nuovo alluvioni: anche di questo non abbiamo mai visto nulla» spiega il capogruppo.

L'analisi

«Ma quello che mi fa sorridere nel leggere questa prima pagina è che la situazione è peggiorata rispetto al passato. - prosegue - Dal punto di vista dell’agricoltura nulla è stato fatto. La prevenzione delle alluvioni ma, nonostante le proposte dell’ex assessore Ardissino Dimas, nulla. Benessere sociale: iniziative per anziani, famiglie, giovani e disabili. Il centro diurno per anziani non esiste, lo sportello per over 65 nemmeno. E così neppure un supporto alla mobilità per persone in difficoltà. Nessuna “stanza delle necessità”, quel luogo dove si sarebbero potuti portare i vestiti e oggetti funzionanti ma di cui non se ne ha più necessità. Per i giovani aveva pensato alla ristrutturazione del parco giochi: fatto, dopo una lunga attesa, ma è stato uno spreco di soldi perché nella nuova area non c’è bar e bagno mentre invece prima era collocato nell’impianto sportivo dove c’era tutto. Il centro di aggregazione zero. Azzeramento delle barriere architettoniche culturali ed architettoniche per i disabili, nulla. Dal punto di vista del commercio, a parte l’aver aderito al distretto del commercio, non abbiamo visto alcun cambiamento. Il commercio lo si aiuta solo sostenendo le famiglie, dando loro la possibilità di avere più denaro da spendere proprio nei negozi di Cigliano.
Scriveva “riorganizzare il mercato”: non c’è nemmeno più la metà dei banchi che c’erano all’inizio del 2019.
Il decoro urbano è un tasto dolente. Non parliamo poi dell’efficienza amministrativa, quella non l’abbiamo mai vista tant’è che abbiamo cambiato già una serie di segretari e non riusciamo ad averne uno fisso nel nostro Comune. Dell’amministrazione Marchetti non potremo non dimenticarci come hanno gestito il patrimonio pubblico: non è stato fatto nulla per Palazzo Carpeneto o per l’ex asilo. Nemmeno l’ala è stata ancora riqualificata. Il polivalente, che un tempo era gestita in maniera corretta, col suo arrivo ha ottenuto una gestione disastrosa con un unico gestore che è andato via dopo pochi mesi. Nella sua relazione scriveva “è comunque fondamentale agire e portare a termine un progetto quando lo si comincia, cosa che fino ad oggi non è stato fatto”: neanche lui rispetta questa regola perché la scuola è ancora lì da finire. Se parliamo di organizzazione degli uffici e di sicurezza non possiamo non ricordare che non abbiamo più il comando di polizia locale ma che questo è a Livorno, e che l’ufficio che avrebbe dovuto ospitare la nostra polizia è fermo per via di una causa legale. Questa amministrazione non è stata in grado neanche di valorizzare lo sport e la salute. Lo sport perché il Volley Cigliano ha dovuto giocare per due anni in una palestra fuori dal paese perché non era norma per il campionato. Scriveva di realizzare un circuito podistico: dov’è? Per quanto riguarda la salute bisogna ricordare che Cigliano ha perso il centro vaccinale nell’epoca COVID, così come la Casa della salute sta perdendo servizi nonostante abbia un bacino di utenti di 17.000 abitanti. Per non parlare poi della scuola di cui tanto si è già discusso… Insomma, di questa Amministrazioni ricorderemo solo il nulla».

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