MONTANARO

Minoranza contro il sindaco Ponchia

Il capogruppo dell’opposizione Stefano Pellegrino traccia un bilancio dopo 12 mesi

Minoranza contro il sindaco Ponchia
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«Ad un anno esatto dalla mia nomina a capogruppo di minoranza IdeaMontanaro mi ritengo soddisfatto del lavoro fatto da noi. Non posso dire lo stesso della maggioranza che non ha dimostrato alcuna collaborazione nei nostri confronti» con queste parole il consigliere di opposizione Stefano Pellegrino.

Minoranza contro il sindaco Ponchia

«Ad un anno esatto dalla mia nomina a capogruppo dell’opposizione IdeaMontanaro mi ritengo soddisfatto del lavoro fatto da noi. Non posso dire lo stesso della maggioranza che non ha dimostrato alcuna collaborazione nei nostri confronti» con queste parole il consigliere di opposizione Stefano Pellegrino fa un bilancio a pochi mesi dalle elezioni comunali del maggio 2024 che vedrà anche lui tra i candidati di una lista che verrà ufficializzata fra qualche settimana.

«Abbiamo presentato numerose mozioni che sono purtroppo sempre state bocciate dal consiglio - spiega Pellegrino - Non mi sarei mai aspettato questo atteggiamento di chiusura da parte della maggioranza del sindaco Giovanni Ponchia. C’erano buone proposte che ci sono state suggerite dai nostri cittadini. Tanto per fare un esempio, abbiamo chiesto di avere almeno un defibrillatore in paese per salvare la gente da un improvviso attacco cardiaco. Si è pensato di presentare una mozione al riguardo dopo che un malore purtroppo letale ha colpito un nostro concittadino in strada. La mozione è però stata bocciata e il nostro paese non è dotato di alcun defibrillatore. Anche le risposte alle nostre interrogazioni consiliari non sono mai state esaurienti, ai nostri interventi sono seguiti spesso il silenzio e l’assenza di considerazione nei nostri confronti. Un muro, in altre parole. Amministrare un paese deve invece contare su una sana collaborazione fra maggioranza e minoranza, accettando pure critiche costruttive». C’è poi altro a dire.

«Serve un cambiamento radicale»

«Quello che serve a Montanaro è un cambiamento radicale - aggiunge Pellegrino - In tutti questi anni si è provveduto ad interventi di ordinaria amministrazione ma nulla che possa fare pensare ad una svolta per il nostro paese. Si sono perse occasioni importanti che potevano farci progredire dal punto industriale ed artigianale. Investimenti significativi che sarebbero stati in grado di cambiare la nostra vita. Non c’è stata progettualità. Qual è il più importante polo di «attrazione» a Montanaro capace di dare lavoro sul territorio? La Residenza degli Anni Azzurri. Qual è il più grande investimento per il futuro? La sistemazione del piazzale del cimitero di Borgo Loreto. Ci sarebbe invece bisogno di servizi e progetti che rendano attrattivo il nostro paese che dal punto di vista demografico è in forte calo».

Ma, ci sono anche aspetti positivi. «L’incarico da capogruppo- conclude Pellegrino- mi ha permesso di entrare in un’ottica nuova scoprendo cose che prima non sapevo. Durante le conferenze dei capigruppo, ho acquisito conoscenze che mi sono servite al mio curriculum politico. Sono spesso entrato in contatto con gli uffici comunali entrando nel vivo dell’impegno amministrativo. L’incarico di quest’ultimo anno mi ha consentito di conoscere in modo più esaustivo i meccanismi burocratici ed amministrativi».

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