VERRUA SAVOIA

Moscoloni ferma l’acquisto dell’immobile

Il capogruppo di opposizione, insieme ai colleghi, ha presentato una pregiudiziale che ha portato al ritiro delle delibera

Moscoloni ferma l’acquisto dell’immobile
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Il sindaco di Verrua Mauro Castelli avrebbe voluto che il Comune entrasse in possesso di un immobile in località San Giovanni.

Moscoloni ferma l’acquisto dell’immobile

Già avrebbe voluto perché il gruppo di opposizione guidato da Paola Moscoloni ha bloccato, almeno per il momento, l’atto che avrebbe dato la possibilità agli uffici di procedere. Tutto questo è accaduto durante quello che sarebbe dovuto esser un tranquillo consiglio pre vacanze. Ma non è stato così come illustra Moscoloni.
«Infatti, a fine giugno, Castelli aveva convocato i Capigruppo consiliari per valutare insieme i tre regolamenti che avrebbe portato in Consiglio oltre l'assestamento di bilancio – spiega - In tale riunione, Castelli si era portato a casa il mio voto favorevole e quello del gruppo. Ma aveva sottaciuto sull’importante proposta di delibera avente ad oggetto “Acquisizione al patrimonio comunale immobile in località San Giovanni da adibire a centro polifunzionale per associazioni e giovani verruesi. Determinazioni” che da lì a 10 giorni avrebbe portato in assemblea consiliare. Castelli avrà ritenuto che tale furbata, al limite, avrebbe portato al voto di astensione o, nella peggiore delle ipotesi, contrario della minoranza ed il risultato sarebbe stato comunque assicurato dal voto favorevole “dei suoi” come nella migliore tradizione degli “yes man” collinari».

Il caso

Ma ecco che Moscoloni giunta in consiglio, insieme ai colleghi di minoranza: «Sicuramente, anche “tra i suoi”, qualcuno avrà tirato un sospiro di sollievo nel momento in cui abbiamo chiesto il ritiro della proposta di delibera proponendo una questione pregiudiziale che ha portato ad una brevissima sospensione del Consiglio ed il successivo accoglimento da parte dell’intera maggioranza ed anche del sindaco che, fino a pochi minuti prima, si era sperticato a caldeggiare il parere favorevole del consesso all’acquisizione al patrimonio comunale, per 25.000 euro (oltre spese notarili per 5000 euro) finanziati con avanzo libero – prosegue Moscoloni - di un immobile “in pessimo stato” e con  “molteplici criticità legate a cedimenti dei solai nella parte ex fienile e delle coperture. Criticità strutturali nella porzione di fabbricato più esterna affiancata alla piazza” e quindi ad una zona pubblica con transito di mezzi e persone, anche di bambini che vanno in piazza a giocare nel “parco giochi diffuso” realizzato durante la pandemia. La questione però è più complessa atteso che anche il Demanio nel suo parere di congruità rilasciato aveva evidenziato come l’immobile versava in “pessimo stato di conservazione con numerose criticità strutturali”. Orbene, se l’intento iniziale e serio del sindaco era quello di acquisire un immobile completamente inservibile, forse anche difficilmente recuperabile, la cui ristrutturazione sarebbe passata sotto il vaglio della Soprintendenza e l’esborso di centinaia di migliaia di euro per fare un ennesimo centro polivalente, la nostra intenzione è chiaramente di fermare l’ennesima avventura imprenditoriale del sindaco di turno e l’ennesimo scempio amministrativo di un soggetto pubblico chiaramente inadatto al ruolo».
Moscoloni sottolinea che l’acquisizione di “immobili inservibili” al patrimonio comunale vedrà sempre la ferma opposizione del gruppo “Insieme si può per Verrua Savoia”, così come pure fare da salvagente ad enti privati partecipati, il tutto veramente a garanzia dei verruesi.
«Ritirata la delibera e richiesta la perizia di idoneità statica alla proprietà (questo passaggio grazie comunque ad un risveglio tardivo ma necessario) ci si chiede quali determinazioni coraggiose prenderà il sindaco in caso di aggravamento del pericolo, già in essere, derivante dalla situazione strutturale in cui versa l’immobile. Come Gruppo di opposizione rimaniamo in attesa di nuovi surreali risvolti, congeniati dalla mente del Sindaco, tenendo a mente le parole di Dumas padre “Fino al giorno in cui Dio si degnerà di svelare all’uomo l’avvenire, tutta la saggezza umana consisterà in queste due parole: attendere e sperare!”» conclude il capogruppo.

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