POLITICA

Mussolini cittadino onorario: proposta la revoca

Pd per Brandizzo, mercoledì 26 aprile, in Consiglio, presenterà un ordine del giorno «sulla delicata questione»

Mussolini cittadino onorario: proposta la revoca
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Revocare la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini. E’ questo l’ordine del giorno del prossimo consiglio che sarà presentato dai consiglieri di Pd per Brandizzo, Marco Volpatto e Monica Durante che si svolgerà mercoledì 26 aprile.

Mussolini cittadino onorario: proposta la revoca

Un argomento molto delicato, affrontato già in altri Comuni della zona e che ogni volta ha portato con sé «delle sorprese». Vediamo cosa accadrà a Brandizzo. La data in cui sarà discusso l’ordine del giorno è altamente simbolico per Brandizzo visto che il 26 aprile ricorre l’anniversario della liberazione di questo paese dal nazifascismo.
E così la sera del 78esimo anniversario della Liberazione si discuterà di revocare la cittadinanza al Duce.

La richiesta del Pd

Dopo le opportune premesse e una presa d’atto, il gruppo consiliare Pd per Brandizzo sottolinea che: «L’atto di cittadinanza a Mussolini sia in contrasto con quanto sancito dalla Costituzione Repubblicana. La revoca di tale atto è pertanto doverosa nei confronti della Storia e della comunità italiana e brandizzese, espressione della necessità di riaffermare l’antifascismo come valore assoluto in un momento storico in cui si riaffacciano razzismi, xenofobia, negazionismo e manifestazioni di nostalgia per il violento e antidemocratico regime fascista.
Seppur tardino riteniamo sia giunto il momento di assumere una decisione che cancelli definitivamente una scelta inconcepibile con il Patto Costituente e restituisca dignità alle vittime partigiane del fascismo, ai molti giovani italiani che si unirono alle formazioni partigiane e a quanti s’impegbnarono nei gruppi di azione patriottica e lottarono con coraggio, anche qui a Brandizzo. E’ inoltre necessario valorizzare quella “Resistenza diffusa e non armata” che si sviluppò sportaneamente tra i brandizzesi dal settembre 1943 all’aprile 1945 e che trovò anch’essa sintesi nella Costituzione democratica. Revocare la cittadinanza onoraria a Mussolini è un gesto doveroso, teso non a cancellare il passato, ma a dare concretezza ai principi della nostra Costituzione».

Infine: «In una comunità come la nostra fondata su principi di uguaglianza, pace, libertà e democrazia, il fascismo non deve avere cittadinanza come concetto ideologico, ma neanche nelle simbologie».

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