«Nei primi 100 giorni di opposizione continuo a fare il sindaco da fuori»
Giovanni Ponchia lavora per tutelare i progetti messi in cantiere nei suoi 10 anni
«Sono tre mesi che non sono più sindaco ma c’è chi si rivolge a me come se lo fossi ancora e devo continuare ad occuparmi da fuori degli stessi incarichi che svolgevo prima» sono queste le parole di Giovanni Ponchia per fare un bilancio dei suoi primi cento giorni da quando è stato eletto consigliere di opposizione nel Comune di Montanaro. Ma, perchè è costretto a fare quello che prima faceva?
Ponchia, 100 giorni in minoranza
«Perchè - risponde Ponchia - alcuni miei progetti rischiano di non essere realizzati, quindi devo occuparmene personalmente assumendo responsabilità anche importanti pur di poterli realizzare. Uno di questi è l’ampliamento dell’asilo nido “Lo Gnomo Birichino”. Non appena è stata palesata la possibilità di perdere 480 mila euro di fondi PNRR che avevo richiesto per l’ampliamento dell’asilo nido perchè mancavano le autorizzazioni dal CPI, mi sono immediatamente attivato come avrei fatto quando ero sindaco ed ho trovato la soluzione. E’ soltanto necessario adeguare il progetto al bando in modo da avere le autorizzazioni richieste dal CPI per accedere a questi fondi. Un altro mio progetto che ha bisogno del mio supporto per andare avanti è il bacino di laminazione multiscopo. Farò di tutto per fare il bacino di laminazione multiscopo a monte dei campi sportivi. Non ho ancora capito che cosa ne pensa la maggioranza. C’è un’indecisione continua su questo progetto. Mai risposte chiare: si o no. L’unica certezza, purtroppo, è la bocciatura della nostra mozione a favore del proseguimento del progetto. Questo voto contrario mi fa pensare che già prima fossero contrari sia il sindaco Antonino Careri che gli assessori Arcangelo Gallon e StefanoPellegrino, quando ancora erano consiglieri di opposizione perchè avevano inviato delle osservazioni contro il progetto in sede di Conferenza dei Servizi. Sicuramente hanno preso i voti da chi non voleva il bacino e quindi ora dovranno renderne conto, questo spiega la loro continua indecisione. Ma, non posso permettere che non venga fatta un’opera, interamente finanziata, a difesa del nostro territorio: quale sarà il futuro riservato ai residenti che hanno subito le alluvioni in passato?».
Qual è, invece, il parere a proposito degli attuali progetti della maggioranza?
«Vedo delle «indecisioni» risponde Ponchia. Sin dal secondo Consiglio comunale ci sono indecisioni sul progetto del famoso polo sanitario: non ho ancora capito che cosa si farà a Cà Mescarlin e non mi hanno ancora spiegato quali sono i servizi che vengono attivati in questo polo sanitario. Ci sono poi pasticci anche sui fondi per lo Sviluppo e la Coesione Territoriale. Sono stati destinati 237 mila euro di questi fondi per il piazzale di Corso Primo Maggio che, invece, avrei adoperato per abbattere la palazzina ormai vetusta al castello. Per asfaltare il piazzale di Corso Primo Maggio avrei piuttosto impiegato l’avanzo di amministrazione (solo circa 80 mila euro) senza ricorrere ai fondi europei. E’ un intervento di manutenzione ordinaria. Io non l’avevo fatto perchè c’erano situazioni pregresse. In realtà si tratta di un annoso problema di un parcheggio che una volta avrebbe probabilmente dovuto sistemarlo chi ha costruito il palazzo vicino».
Insomma, un bilancio non positivo riguardo questi primi tre mesi della nuova amministrazione Careri.
«In questi tre mesi - conclude Ponchia - non ho visto altro che incapacità amministrativa. Se questo è il tanto atteso cambiamento... Un fatto gravissimo di questa incapacità è l’assenza delle giostre alla patronale d’agosto. Un agosto senza festa per i montanaresi, soprattutto per i giovani. Noi non lo avremmo mai permesso. Era successo solo a causa del Covid in settant’anni di festa del paese».