CAVAGNOLO

«No» alle scorie radioattive a Trino

E’ stata approvata all’unanimità la mozione presentata da Audisio e De Leo sull’autocandidatura al nuovo sito

«No» alle scorie radioattive a Trino
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Il Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi è stato l’argomento di punta del consiglio comunale convocato il 5 febbraio. E’ stata approvata all’unanimità la mozione pervenuta dai consiglieri di maggioranza Cristiano Audisio, Giuseppe De Leo, Alessandra Vai e Iolanda Langellotto sulla localizzazione del deposito delle scorie nucleari.

«No» alle scorie radioattive a Trino

«Con questa mozione - ha detto Audisio - si impegna il sindaco a farsi portavoce presso gli enti preposti per sollecitare i tempi dell’iter ed affermare che il principio dell’individuazione del sito non può avvenire tramite l’autocandidatura come per Trino poichè si scontra con i criteri di idoneità tecnico-scientifica. L’autocandidatura di Trino rallenta i tempi di individuazione del sito del deposito perchè i tecnici della Sogin e del Mase devono avviare una rivalutazione del territorio al fine di verificarne l’eventuale idoneità. Il fatto che l’autocandidatura avvenga per un sito inidoneo indica che a determinarla sono ragioni economiche e non requisiti tecnico-scientifici». La mozione è stata condivisa dalla minoranza, il consigliere Giuseppe Lessona ha comunque osservato che: «è giusto opporsi all’autocandidatura ma sono sicuro che non andranno a scegliere il territorio sensibile di Trino». La mozione è stata condivisa dal sindaco Andrea Gavazza che ha messo in evidenza l’inadeguatezza delle autocandidature poichè vanificano il lavoro di anni, basato sull’applicazione dei criteri tecnico-scientifici che hanno permesso di individuare 51 siti potenzialmente idonei, inseriti nella CNAPI, escluso il territorio di Trino.

L'intervento del sindaco

«Il senso della mozione - ha detto Gavazza - è criticare il sistema di autocandidature. Vanno rispedite al mittente e rettificate da un provvedimento governativo. Le autocandidature sono un modo per facilitare un percorso non semplice che è il «consenso territoriale». Il Decreto Energia che consente di individuare i siti in base alle autocandidature è un abominio perchè vuol dire gettare via la CNAI e la CNAPI. E’ giusto che i criteri tecnico-scientifici non vengano considerati e che l’autocandidatura diventi l’unico requisito? Direi di no. L’autocandidatura che giunga almeno dai siti idonei, non da quelli non idonei. Nonostante fosse non idoneo, il Comune di Trino ha presentato la sua autocandidatura approvata con una delibera di giunta ma mi auguro che i governanti si ravvedano su un argomento così importante per il nostro futuro e decidano di rettificare il Decreto Energia. Nessuno sa quanto noi che cosa vuol dire vivere a pochi chilometri da Trino e Saluggia dove sono stoccati i rifiuti radioattivi e cosa vuol dire ricevere annualmente un aggiornamento sul Piano di sicurezza per il rischio radioattivo. A maggior ragione non vogliamo vivere a fianco di un deposito per scorie nucleari potenzialmente dannoso e pericoloso per il nostro territorio. Questa mozione è un segnale per farci sentire».

A concludere la seduta, è Gavazza con queste parole: «Ci auguriamo che si trovi quanto prima il sito del deposito su un’area idonea perchè dobbiamo togliere i rifiuti radioattivi da Trino e Saluggia».

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