FOGLIZZO

«Non aumentate le tasse, abbassate il riscaldamento»

L’ex consigliere Mezzo lancia un appello al primo cittadino Gallenca dopo l’approvazione del Bilancio

«Non aumentate le tasse, abbassate il riscaldamento»
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«Non aumentate le tasse, andate a gestire in modo più attento i consumi energetici. Non è accettabile che si vadano ad alzare le imposte comunali per potere sostenere le maggiori spese dovute ai consumi energetici» queste le parole dell’ex consigliere di minoranza Renato Mezzo all’indomani dell’approvazione all’ultimo consiglio comunale dell’aumento dell’Irpef per il 2024.

«Non aumentate le tasse, abbassate il riscaldamento»

«E’ una scelta sofferta ma necessaria per esigenze di bilancio - aveva detto il sindaco Fulvio Gallenca- a causa del rincaro dei costi energetici e dall’inflazione». Le aliquote Irpef sono del 0,73 per cento per i contribuenti con reddito compreso tra 0 e 15 mila euro. Per i contribuenti con reddito compreso tra 15.001 e 28 mila euro l’aliquota è del 0,77 per cento. Riguardo i redditi compresi tra 28,001 e 50 mila euro l’aliquota è del 0,78 per cento. Per i redditi oltre 50 mila euro l'aliquota è 0,80 per cento. «L’anno nuovo- spiega Mezzo- non si apre con una buona notizia perchè l’aumento dei tributi è da considerarsi sempre un brutto segnale. Gli aumenti vanno a penalizzare tutti, in particolare le persone in stato di disagio. E’ vero che sono aumentati i costi delle utenze che però adesso vanno calando. Quando si ha bisogno di coprire maggiori spese rispetto a quanto era stato previsto, bisogna andare a individuare le cause di queste «lievitazioni», a chiedersi il perchè di questo fatto. A quel punto, una volta che si è capito che i rincari sono dovuti ai costi energetici, bisogna intervenire sul riscaldamendo o sulle luci, piuttosto che compensarli con il rincaro dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, l’Irpef». A proposito dei costi energetici, l’ex consigliere Renato Mezzo non esita a togliersi un sassolino dalla scarpa. «Certo, si parla tanto di efficientamento energetico, ma che cosa si fa poi nella pratica?- aggiunge Mezzo- Nella stagione invernale, l’anno scorso, avevo fatto presente che il riscaldamento nelle scuole era acceso anche nei giorni di festa. Questo fatto comporta senz’altro uno spreco di risorse pubbliche. Quando l’avevo detto, era scoppiata una bufera. Quest’anno il riscaldamento non è più stato acceso nei giorni di festa. Gli unici giorni strani in cui è stato acceso il riscaldamento nelle scuole di Foglizzo sono stati il 2 novembre e l’8 dicembre. Feste infrasettimanali. Forse, dunque, l’anno scorso avevo ragione io?».

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