TORRAZZA PIEMONTE

Posti di lavoro all’ex Cogefa, servono risposte

Luigi Corna sottolinea come tante delle molte domande proposte dalla minoranza siano rimaste ancora senza risposta, ad esempio quelle delle telecamere.

Posti di lavoro all’ex Cogefa, servono risposte
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«Quando Giulio Andreotti diceva che il potere logora chi non ce l’ha aveva torto. Leggendo i “sermoni” settimanali del sindaco di Torrazza Piemonte, a cui ci ha ormai abituato, sembrerebbe che l’esercizio del mandato civico, quindi l’esercizio del potere, lo abbia sfiancato. Non si spiegherebbero altrimenti, le puntute e anche minacciose dichiarazioni diffuse a mezzo stampa». Luigi Corna, consigliere d’opposizione, si ferma a fare una riflessione sulla situazione che vive Torrazza.

Casi Smat

«Si veda le parole sul “caro bollette Smat” dove è arrivato a dire che i cittadini “saranno puniti”. - spiega Corna - Perbacco, quindi noi che facciamo parte del gruppo di opposizione cosa ci aspetterà mai? Saremo presto condannati al rogo sulla pubblica piazza essendo eretici del pensiero unico? Non vorremmo gravare sulle casse comunali per l’acquisto della legna, piuttosto la porteremo noi da casa. Rimane però un dubbio. Il sindaco, gli assessori, i consiglieri di maggioranza sanno o no che la qualità della democrazia dipende dall’esistenza di una opposizione? Si rendono conto o no che la mancanza delle informazioni sulle scelte operate da loro è un danno per la cittadinanza tutta? Sanno o non vogliono sapere che è un preciso dovere rendere conto ai cittadini sui provvedimenti che hanno votato? Troppo comodo dire sono io che firmo e quindi si fa così. Si dirà: le informazioni sono potere e quindi meno sanno, meglio è. Purtroppo questo atteggiamento è un fatto acclarato quando si rifiuta un pubblico confronto su temi scottanti come il caro bollette Smat da noi richiesto e puntualmente respinto, come già avvenuto nel recente passato circa il tema smarino. Nondimeno mi sono stupito delle dichiarazioni sempre del sindaco dove, come un disco rotto, ripeteva nuovamente la solita tiritera: che noi consiglieri di opposizione essendo stati eletti con la sua lista, non avevamo diritto di dissentire costituendo un gruppo di opposizione. Affermazioni che denotano solo un certo nervosismo intollerante da parte di Rozzino, il quale dovrebbe sapere che il consigliere comunale svolge le sue funzioni senza vincoli di mandato. Tradotto in parole povere, l’eletto non risponde al capo maggioranza di turno. A tal proposito si ripassi un pochino lo statuto comunale articoli 9 e 25, e anche 67 della Costituzione. La questione vera dell’ostracismo personale di cui sono stato oggetto, risiede nel fatto che da tre anni a questa parte, il sindaco non ha mai digerito che il sottoscritto sia stato il candidato che ha raccolto il maggior numero di preferenze in assoluto in paese. Evidentemente la mia persona gode di fiducia maggiore di altri e altre che fanno parte della attuale maggioranza. Infine, alcune domande rimaste senza risposta: Dove sono finite le importanti aziende che dovevano insediarsi nella porzione di cava ex Cogefa resa edificabile dalla variante non variante di Piano regolatore del 31 luglio 2020? Dove sono i posti di lavoro che si dovevano creare? Quali benefici economici e sociali avranno il Comune di Torrazza Piemonte e i suoi cittadini? A cosa servono le oltre cento telecamere (numero in continuo aumento) disseminate in paese per una spesa di ben oltre 100 mila euro a carico della casse comunali? Quanti malfattori sono stati identificati con una simile rete di video sorveglianza? Quante ammende sono state elevate ai tanti automobilisti che abitualmente escono dalla piazza in senso vietato lato farmacia, come segnalatomi da moltissimi cittadini? E ancora, quante violazioni sono state accertate in tema di abbandono di rifiuti?».

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