Primarie, il Pd vieta il voto all'ex sindaco Ciuffreda VIDEO E FOTO
Proprio come avvenuto nella tarda mattinata di oggi per la candidata Manuela Tonengo
Proprio come avvenuto nella tarda mattinata di oggi per la candidata Manuela Tonengo, anche nel tardo pomeriggio è stata negata la possibilità di voto ad un altro candidato, l'ex sindaco Libero Ciuffreda.
Primarie, il Pd vieta il voto all'ex sindaco
Oggi, domenica 26 febbraio 2023, si sono svolte le Primarie del Pd. Elezioni che a Chivasso hanno creato qualche malumore non tra i diversi partiti politici bensì all'interno degli stessi Dem. Come? Nella tarda mattinata, la candidata al Consiglio comunale Manuela Tonengo si è recata alle urne per esprimere il proprio voto. Ma, come previsto dal regolamento nazionale, le è stato negato.
Nel tardo pomeriggio, lo stesso copione anche per l'ex sindaco di Chivasso Libero Ciuffreda. Appena arrivato alle urne, ha consegnato alla scrutatrice il documento di identità. Una volta identificato, nonostante sia un personaggio noto, gli è stato comunicato che non aveva diritto di voto perché alle Amministrative 2022 si era schierato in una compagine non autorizzata dal Pd. Così Ciuffreda ha chiesto che gli venisse letto l'articolo del regolamento. A quel punto, ha ribadito alcuni concetti per lui fondamentali e si è allontanato.
IL VIDEO DELLA LETTURA DEL REGOLAMENTO E LE PAROLE DELL'EX SINDACO:
Le parole di Ciuffreda
Immediatamente fuori dai seggi, Ciuffreda si ferma a commentare la situazione appena vissuta:
Bisognerebbe chiedere al sindaco Claudio Castello come abbia vinto al secondo turno. Ci hanno chiesto degli incontri. Noi siamo di centro sinistra. Ci siamo allontanati dal Pd per una questione ancora in corso e legata alle intercettazioni del sindaco durante le elezioni amministrative del 2017. Valuteremo altre opportunità per far arrivare segnalazioni che a noi sembrano significative. Le regole devono essere rispettate sempre, se no diventano rigor mortis.
Quando sarà opportuno ci saranno segnalazioni alla Procura della Repubblica. Ora non è il momento. Ribadiamo che Castello è stato eletto anche grazie al nostro elettorato, noi riteniamo sia così. Ribadiamo che sono venuti a chiedercelo Castello, Massimo Corcione, Fabrizio Debernardi e Pasquale Centin, più di una volta
Ufficialmente l'apparentamento non è stato fatto, noi abbiamo lasciato il nostro elettorato libero di votare secondo coscienza.L’ipocrisia non va bene, prima o poi le cose verranno fuori e abbiamo tempo di consegnare la città a persone che hanno una visione. Coloro che si aggrappano al rigore delle leggi dovrebbero farlo sempre. Vedremo come andrà...