CIGLIANO

Quando il nucleare diventa anche campagna elettorale...

Dopo la richiesta di Consiglio, l’annuncio di un’assemblea pubblica, arriva il sindaco

Quando il nucleare diventa anche campagna elettorale...
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A Cigliano, nonostante tutti siano contrari all’autocandidatura di Trino ad ospitare il Deposito unico nucleare, non può non mancare la polemica. Proprio così, perché a Cigliano senza diatribe e discussioni pare proprio non si possa stare. Ma cosa è successo?

Nucleare, la lunga storia

Andando con ordine.
Quando il sindaco di Trino Daniele Pane ha palesato la volontà di autocandidare il proprio Comune ad ospitare il sito e dunque accettato la proposta della sua opposizione di convocare un Consiglio comunale per affrontare il tema con degli esperti, il sindaco di Cigliano Diego Marchetti (dietro nostra formale richiesta di un parere) aveva precisato che prima di pronunciarsi voleva conoscere con esattezza la questione. Da quella dichiarazione si arriva al Consiglio aperto, poi all’autocandidatura. A quel punto la lista civica «Cigliano Futura» aveva espresso il suo parere negativo invitando le minoranze a presentare una mozione. E così, dopo però diversi giorni, tre consiglieri di minoranza (Bruna Filippi, Livio Autino e Flavio Ranalli) hanno richiesto un Consiglio comunale straordinario per affrontare il tema. Intanto però, nella sede della Provincia di Vercelli, i sindaci dei Comuni che distano entro il raggio di chilometri da Trino si sono espressi in maniera negativa. Tra quei sindaci precisiamo c’era anche Diego Marchetti a rappresentare la sua Cigliano. A quel punto, ecco che il gruppo «Cigliano Futura», che dei temi caldi per il territorio vuole discuterne con il popolo, ha deciso di convocare un assemblea che si svolgerà mercoledì 7 febbraio nella sede della Soms. Alle 21, con il «Comitato TriNO» verrà affrontato questa tema perché i due gruppi sostengono che si il deposito unico debba «esser realizzato, anche per la nostra sicurezza, ma deve esser fatto in un sito idoneo, non in quello di Trino». Realtà che, attraverso il volantino e manifesto, invitano anche a firmare la petizione contro l’autocandidatura.

L'ultimo atto del sindaco

Di fronte a tutto questo movimento, il sindaco Marchetti ha voluto dire la sua: «Forse qualcuno non ha ancora compreso come certe tematiche siano di padronanza pubblica e non puramente di uno schieramento politico, tanto che l’autocandidatura da parte del comune di Trino a deposito nazionale pare essere diventato il nuovo tentativo per catalizzare la prossima tornata elettorale. Come già comunicato sia dalla provincia di Vercelli sia dal sindaco di Tronzano, a seguito di un incontro dedicato alla gestione coordinata delle azioni da intraprendere come territorio a riguardo, è stato sottoscritto un documento firmato da tutti i sindaci del territorio, me compreso.
Chiediamo infatti che l’ipotesi di autocandidatura venga prevista soltanto per i Comuni ritenuti idonei e vogliamo risposte, in primis, sulle condizioni di sicurezza di Trino e Saluggia».

Insomma, la volontà precisa di Marchetti è quella di non trasformare, anche se secondo lui è già stato fatto, in discussione elettorale.

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