«Raddoppia l'Irpef ma spendete 130mila per le feste»
La minoranza critica fortemente la scelta dell’Amministrazione, l’assessore Ferrarese spiega che è necessario per mantenere i servizi e la loro qualità
Con l’approvazione del bilancio di previsione, durante il consiglio comunale, il Comune di Livorno ha determinato per il 2025 un adeguamento dell’addizionale comunale all’Irpef, l’imposta sul reddito delle persone fisiche.
Raddoppia l'Irpef
«Era dal 2007 che l’Irpef non è mai cambiata - ha spiegato l’assessore al bilancio Cristian Ferrarese - Siamo costretti adesso ad aumentarla per continuare a mantenere la qualità e la quantità dei servizi erogati. Non avremo più contributi dell’ex Eon a partire dal 2026, avremo quindi bisogno di maggiori entrate per mantenere gli standard dei servizi attuali».
L’Irpef passa dal 0,40 per cento al 0,80 per cento per tutti e non per scaglioni di reddito.
«Mediante le proiezioni effettuate dal servizio competente - ha aggiunto Ferrarese - si stima che con l’aumento dell’Irpef possa essere garantito un gettito di 440 mila euro».
La critica di Capizzi
«Non va bene, il nostro voto è contrario - interviene il capogruppo d’opposizione Matteo Capizzi- Aumentate le tasse, e, nel frattempo, spendete 130 mila euro all’anno per le associazioni in modo che facciano feste tutte le settimane. Si mangia e si beve, sempre i soliti a queste feste, mentre gli altri quattromila cittadini tirano la cinghia per pagare le tasse». «I contributi alle associazioni - risponde Ferrarese - sono finalizzati a convenzioni corpose come quella con la Pal, la San Vincenzo, le associazioni sportive, insomma, sono soldi degnamente spesi». Le aliquote Imu restano invariate. Così anche la Tosap, la tassa per l’occupazione di spazi e aree pubbliche.
La replica dell'assessore
«Un bilancio solido - ha rassicurato Ferrarese - che pareggia per circa 5 milioni di euro grazie alle costanti politiche di investimento. Diminuiscono i mutui, purtroppo anche i trasferimenti statali, aumenta positivamente il tasso di copertura dei servizi a domanda individuale perchè si sono aggiunti gli introiti dell’illuminazione votiva cimiteriale ormai di gestione comunale».