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Recovery Plan, Chivasso ha presentato progetti per 53 milioni di euro

Una cifra che detta così già appare esorbitante ma che ovviamente ha una sua logica.

Recovery Plan, Chivasso ha presentato progetti per 53 milioni di euro
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Un libro dei sogni da poco meno di 53 milioni di euro. Una cifra che detta così già appare esorbitante ma che ovviamente ha una sua logica.
Questo è in estrema sintesi il riassunto dei progetti che l'amministrazione comunale guidata dal sindaco Claudio Castello ha inviato alla Regione Piemonte chiedendo di inserirli nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Recovery Plan, Chivasso ha presentato progetti per 53 milioni di euro

Un libro dei sogni da poco meno di 53 milioni di euro. Una cifra che detta così già appare esorbitante ma che ovviamente ha una sua logica.
Questo è in estrema sintesi il riassunto dei progetti che l'amministrazione comunale guidata dal sindaco Claudio Castello ha inviato alla Regione Piemonte chiedendo di inserirli nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Ricordiamo che gli obiettivi del Piano Nazionale sono: un Paese completamente digitale con infrastrutture più sicure deficienti; un Paese con più verde che sia quindi più sostenibile e con il tessuto economico competitivo; un Paese con un piano integrato di sostegno alle filiere produttive italiane, una pubblica amministrazione effettivamente al servizio dei cittadini e delle imprese; un Paese che investa nella formazione e nella ricerca per un'Italia più equa ed ed efficace.
Alla luce di tutto questo il Chivasso in primis, su mandato ricevuto dai sindaci dell’area omogenea 10, essendo comune capofila, ha trasmesso alla Regione Piemonte la candidatura del progetto di attivazione della linea ferroviaria Chivasso Brozolo, un intervento complementare alla stazione di Porta del Canavese.

I progetti

Scorriamo adesso la lista dei progetti di Chivasso. Fra i vari progetti balza all’attenzione la richiesta di quasi 4 milioni di euro per valorizzare il bene demaniale Cinecittà situato in Piazza del Popolo che dispone anche di un ampio parcheggio pubblico. L’idea è di recuperare questo fabbricato e trasformarlo in teatro comunale con 200 posti circa.

1 milione e 500 mila euro servirebbero per poter procedere con la demolizione e la bonifica della ex scuola materna Marsan e quindi riqualificare l'area con interventi che consentano la realizzazione di spazi ludico-ricreativi al servizio della vasta zona residenziale.

Un milione per poter digitalizzare tutto l'archivio cartaceo comunale

10 milioni di euro - questo è l'intervento più consistente - per mettere in sicurezza le vasche 1-2-3 della discarica di Chivasso e quindi gestire in modo sicuro il post mortem.

5 milioni per l'intervento di efficientamento energetico degli edifici comunali. 600 mila euro per risanare i cavalcaferrovia che sono interessati dal passaggio della linea ferroviaria Torino Milano. Poi 2 milioni e 500 mila euro per le opere infrastrutturali- idrogeologiche per garantire la protezione dell'abitato di Chivasso e frazioni.

Grande importanza viene data anche alla mobilità Infatti vengono richiesti 5 milioni per realizzare la ciclovia lungo il canale Gazzelli in prossimità dei percorsi ciclabili già in sviluppo sul territorio regionale e sovra regionale. 1 milione 500 mila euro per realizzare le piste ciclabili in grado di garantire i collegamenti con le frazioni Torassi, Mandria e Betlemme.

3 milioni e 400 mila euro per il progetto da «Ponte a Ponte» che significa la riqualificazione spondale in Chivasso dal ponte sul torrente Orco al ponte sul fiume Po con la possibilità di recuperare l’ex cava Buzzi. Nello specifico viene proposto di riqualificare queste zone in termini naturalistici, ambientali, pensando di realizzare un centro per il turismo fluviale, lo sport e le attività didattiche.

Un altro milione di euro serve per poter mettere a punto un nuovo parcheggio a servizio dell'area Mercatale comunale.
Non si dimenticano certo le frazioni e infatti l'amministrazione comunale di Claudio Castello chiede 5 milioni per poter procedere con un intervento di restauro e risanamento del fabbricato storico, ex tenuta sabauda della frazione Mandria. Si vorrebbe trasformarlo in una struttura in grado di ospitare soggetti con disabilità gravi.

450mila euro per la riqualificazione e bonifica ambientale che consiste nella rimozione della linea ferroviaria dismessa in prossimità dell’ex Lancia.

10 milioni per realizzare gli scolmatori in modo tale da proteggere Chivasso e le sue frazioni in caso appunto di forti piogge

1 milione per implementare la videosorveglianza comunale, 300 mila euro per realizzare un sistema integrato di monitoraggio del territorio ed allertamento della cittadinanza in tema di Protezione Civile.

Uno sguardo anche ai più piccoli: 360 mila euro per poter andare avanti col progetto «Chivasso città dei bambini». Poco più di 500 mila euro per la promozione turistica del territorio chivassese tra arte legalità e cultura.

Infine 132 mila euro destinati alla «Social innovation» , ovvero comunità locali e resilienti «la scuola delle mamme per il lavoro».
Un lungo elenco di progetti sicuramente ambiziosi che però a tutti i titoli possono rientrare nel piano nazionale di ripresa e resilienza.
l'amministrazione comunale confida che vengano tenuti in conto trattandosi di opere destinate a modificare ovviamente in senso migliorativo la città di Chivasso

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