Rifiuti, la società Seta passa nelle mani del Comune di Chivasso
Il 49% delle azioni di proprietà Smc (pari a un valore nominale di circa 6 milioni di euro) sono state pignorate e “congelate” all'interno della cassaforte della società stessa
Il 49% delle azioni di proprietà Smc (pari a un valore nominale di circa 6 milioni di euro) sono state pignorate e “congelate” all'interno della cassaforte della società stessa
Colpo di scena sulla vicenda discarica di Chivasso. La società Seta Spa è di fatto passata nelle mani del Comune di Chivasso. Il 49% delle azioni di proprietà Smc (pari a un valore nominale di circa 6 milioni di euro) sono state pignorate e “congelate” all'interno della cassaforte della società stessa. A stabilirlo il Tribunale di Milano, dopo che l'avvocato del Comune, Andrea Castelnuovo, aveva ne aveva presentato istanza, giocando d'anticipo prima che Smc chiedesse il concordato preventivo.
La comunicazione è avvenuta oggi pomeriggio nel corso di una conferenza stampa convocata dal sindaco Claudio Castello e dall'assessore all'Ambiente Pasquale Centin e alla presenza dell'intera giunta e di alcuni consiglieri di maggioranza.
“Le garanzie sventolate su un foglio di carta indefinito sventolate davanti al Prefetto il 31 luglio scorso da parte del referente di Smc – ha tuonato il sindaco – si sono rivelate carta straccia. Perciò abbiamo di agire presto e con fermezza, non senza prima ribadire il nostro no al progetto Wastend e con l'approvazione di tutto il Consiglio comunale”.
Fin dal 2012 Smc aveva cessato di versare i 9 euro a tonnellata di rifiuto conferito in discarica, fissati per legge per la gestione del post mortem, cioè della bonifica all'esaurimento definitivo delle vasche. Un debito da un milione e 50 mila euro.
“Smc – ha precisato l'avvocato Castelnuovo – non ha mai presentato le fidejussioni richieste e non ha mai neppure fornito i dati di bilancio per poter giungere a una transazione. Ho così presentato il decreto ingiuntivo al Tribunale tentando di pignorare alcuni crediti vantati da Smc da banche e Seta, recuperando circa 11 mila euro. Ma l'azione forte è stata quella sull'unico cespite ancora attivo della società Smc, il pacchetto azionario su Seta. Gli ufficiali giudiziari del Tribunale di Milano hanno eseguito il decreto e le azioni sono state chiuse in una cassaforte dell'azienda, la conferma è arrivata proprio oggi dalla società stessa. Ieri il Tribunale di Milano ha anche fissato per il 5 dicembre la prima udienza. Io chiederò la vendita all'incanto delle azioni, resta ora da capire quale atteggiamento intenderà adottare Smc”.
Intanto, Città Metropolitana ha fissato per il12 ottobre alle 9,30 la conferenza dei servizi ultimativa sulla vicenda Wastend.
“Il Comune di Chivasso sarà presente per dire ancora una volta No”, ha sottolineato con fermezza l'assessore all'Ambiente Pasquale Centin, aggiungendo: “La Regione Piemonte, ed è la prima volta che accade, ha avviato il procedimento per il recupero di 624 mila e 48 euro, entro 30 giorni la somma sarà a disposizione della città, salvo ricorsi. Mancano all'appello le fidejussioni sulle vasche 2 e 3, mai state depositate, e c'è il mancato incasso delle royalties. Il nostro intento è andare a esaurimento dei volumi residui, e immediatamente partire con i programmi bonifica, a partire dalla vasca zero. Sarà una partita ancora lunga e un impegno che vedrà la città di Chivasso attiva probabilmente per i prossimi decenni. E' nostra intenzione ottenere al più presto un appuntamento con il ministro all'Ambiente, in quanto resta il tema di chi farà che cosa, e il carico economico non potrà essere sopportato da Chivasso. Potenzialmente siamo diventati padroni di seta, ma l'obiettivo è recuperare i soldi che la città aspetta, sedersi al tavolo auspicando che un soggetto industriale che voglia entrare in Seta ci sia”.
Con ogni probabilità il sindaco Claudio Castello comunicherà gli ultimi eventi pubblicamente, questa sera, nel corso del Consiglio comunale che si terrà a Palazzo Santa Chiara a partire dall 20,30.