Scoppia il caso «Neos Park»
Per anni gli utenti hanno pagato meno del dovuto
Come ormai da tradizione, il Consiglio Comunale di lunedì 29 aprile si è aperto con una serie di interrogazioni presentate dalla minoranza.
Scoppia il caso «Neos Park»
La prima discussa, presentata da Bruno Prestia, Emanuela Tapparo, Clara Marta e Claudia Buo, aveva ad oggetto le «Problematiche pagamento parcheggi con dispositivo elettronico Neos Park», ovvero l’annullamento della convenienza economica dopo l’aumento delle tariffe disposto dall’amministrazione.
A rispondere l’assessore Pasquale Centin, che ha spiegato come il tempo minimo della sosta sia da sempre di 30 minuti, e che questo vale per ogni forma di pagamento. Centin ha poi aggiunto che l’amministrazione sta valutando con Gestopark di passare all’incasso di quanto realmente dovuto e non invece versato (in quota minore) da Neos Park, che ha concesso il pagamento, ad esempio, di soli 5 minuti di sosta.
Prestia ha ribattuto rimarcando quanto scritto sul sito del Comune di Chivasso: «Il Neos Park è un parcometro da veicolo grazie al quale si paga solo l'effettivo tempo di sosta. Si può acquistare e ricaricare presso uno dei punti autorizzati ed è utilizzabile in tutte le città d'Italia convenzionate».
Qualcosa che non quadra, a questo punto, c’è, anche se per Centin il limite dei 30 minuti è sottinteso: se è davvero così, il primo a non essere chiaro è il sito ufficiale del Comune, che come detto parla solo di «effettivo tempo di sosta», per assurdo anche di un minuto.
Le interrogazioni
Altre interrogazioni non sono state discusse per l’assenza dei proponenti, mentre il sindaco Castello ha risposto a quella presentata da Buo sulle frazioni ormai diventate dormitorio. La richiesta, coprire con fondi comunali l’affitto dei locali, e di azzerare le tasse, per chi ha il «coraggio» di aprire negozi o attività fuori dal capoluogo.
Castello ha parlato del prossimo rinnovo del piano mercatale, che prevederà nuove «piazze» nelle frazioni di Chivasso. Per il resto, nulla.
Altra interrogazione di Buo quella sugli immobili sfitti e in fase di costruzione, su cui l’amministrazione avrebbe fatto un censimento il cui «report» non è stato però ancora reso noto.
A rispondere sempre Centin, che ha iniziato fornendo i numeri della città, ora pari a 26 mila 306 abitanti e 12 mila 366 famiglie, aumentate dal 2017 nonostante la diminuzione dei residenti. Ad oggi, gli appartamenti sfitti sono 212 (forse).
Tassa rifiuti
Dopo l’appello, primo punto «caldo» all’ordine del giorno l’approvazione delle tariffe della Tassa Rifiuti relative al 2024, illustrato dall’assessore Chiara Casalino, che ha trovato un duro fronte in Buo. Matteo Doria ha sottolineato come il Comune di Chivasso sia il più caro di tutto il Bacino 16, avendo però servizi non certo ottimali, venendo poi bacchettato da Alfonso Perfetto, presidente del Consiglio Comunale: secondo lui, il commento non era pertinente. Come da prassi, le tariffe sono state poi approvate, ed è stato rimarcato un recupero crediti di 400 mila euro.
Il Piano Economico Finanziario aumenterà del 2,53%. Per le utenze domestiche l'aumento varia da -1 a +2,5%, mentre le utenze non domestiche vedranno un +0,5%.
Sponsorizzazioni
Complesso anche il punto relativo al nuovo «Regolamento per la disciplina e gestione delle sponsorizzazioni», contestato dalla minoranza in quanto troppo vincolante. Per assurdo, se l’azienda «X» dovesse promettere 50 mila euro al Comune per organizzare un evento, tirandosi poi indietro all’ultimo, il Comune non potrebbe cercare un nuovo sponsor ma sarebbe costretto ad annullare tutto.
A seguire, modifiche allo Statuto e al Cerimoniale della Città di Chivasso che, di fatto, permetteranno al presidente del Consiglio Comunale di indossare una «Fascia con i colori del Comune, rosso e bianco, recante lo stemma della municipalità e da portarsi a tracolla. In caso di assenza o impedimento del Presidente e del Vicepresidente, la fascia può essere indossata da un consigliere comunale indicato dal Presidente».
Su indicazione di Claudia Buo, di LiberaMente, è stato modificato anche il Cerimoniale: «Il Presidente indossa la fascia nelle seguenti occasioni: Gemellaggi; Incontri ufficiali anche fuori territorio con altri Sindaci e Amministratori pubblici; Festività Nazionali e cerimonie locali di cui all’art.8; Inaugurazione di opere e rassegne di rilevante importanza; In occasione di visite ufficiali; Particolari cerimonie ufficiali organizzate direttamente dal Comune o da altri Enti civili e religiosi cui il Comune sia ufficialmente invitato a presenziare; Lutto regionale o nazionale».
In conclusione, sono state «finalmente» affrontate (quasi) tutte le mozioni presentate dalla minoranza: bocciate in toto, tranne quella sul futuro nome del teatro all’ex Cinecittà: se ne parlerà più avanti. Degno di nota il dibattito sui bagni pubblici a Palazzo Santa Chiara, che l’amministrazione ha chiuso in quanto non sostenibili dal punto di vista economico. Buo, invano, ha fatto notare come i fondi per la gestione siano stati comunque messi a bilancio, e che di conseguenza finiranno nell’avanzo: «Avete finito di mettere le mani in tasca ai cittadini?».
Saranno discussi nel prossimo Consiglio, invece, i due documenti presentati da Clara Marta: la mozione riguarda l’istituzione di una borsa di studio per studentesse meritevoli in discipline STEAM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica), l’interrogazione è invece sull’accesso e l’utilizzo del fondi dell’Unione Europea per progetti locali e lo sviluppo territoriale del Comune.