Soldi al Cisas, i dubbi sui quasi 45 mila euro
Il consigliere di minoranza, sottolinea alcune perplessità sulla delibera e sul fatto che il Comune potesse gestirli lui quei denari
Ultimo consiglio prima del Santo Natale quello di mercoledì 20 dicembre. Seduta alla quale non ha presenziato, per validi motivi, Federico Pizzamiglio (nella foto), consigliere di opposizione.
Ma è proprio lui, che all’interno si occupa più da vicino del bilancio, che vuole portare all’attenzione della popolazione il punto 2.
Soldi al Cisas, i dubbi sui quasi 45 mila euro
«Ho segnalato ai colleghi della mia minoranza questa variazione d’urgenza al bilancio che il Consiglio è chiamato a ratificare – spiega Pizzamiglio - La giunta ha nuovamente adottato una delibera sul bilancio che sposta una somma di denaro e solo successivamente delega al Consiglio comunale la ratifica. Ora, per carità questa delibera è stata portata in seduta entro i 60 giorni a differenza di quella precedente, fortunatamente se ne sono ricordati che c’era questa delibera evitandosi la non bellissima figura fatta l’altra volta. Però suscitano sempre delle perplessità l’utilizzo di questo istituto della variazione di bilancio in urgenza: avevamo già detto che doveva essere limitato a delle ipotesi del tutto eccezionali ma sembra che ormai stia diventando la norma, cioè di norma il bilancio lo effettua la Giunta in urgenza e poi il Consiglio si limita a ratificare.
Quello che ci lascia un po’ perplessi è anche il merito della variazione. Partiamo dal fatto che non è la numero quattro, come da loro scritto ma è la quinta. La quarta è quella approvata nel Consiglio del 29 novembre, questo già denota il fatto che non sappiano nemmeno contare le variazioni. Ma quello che più mi preme sottolineare è il suo contenuto: in questa variazione d’urgenza fatta in Giunta si prevede lo spostamento di un contributo che il Comune ha ricevuto dal valore di quasi 45mila euro per l’incremento dei servizi sociali. E con questo atto, l’esecutivo esprime la volontà di trasferire questi soldi al Cisas. Ora, nulla nei confronti di questo consorzio che è una realtà importantissima che gestisce in maniera consorziata i servizi sociali nei comuni aderenti. Ma quello che ci si chiede è se questo contributo fa parte di quelli che ordinariamente vengono dati al Cisas (perché sappiamo che questo vive dei contributi che gli vengono dati dai comuni) o se sono dei contributi straordinari. Pur nella consapevolezza che il Consorzio si occupa di servizi sociali, i singoli Comuni mantengono una loro autonomia perché non c’è un obbligo, è una forma magari gestita in maniera ottimale, ma ripeto non obbligatoria. Il fatto di privarsi di fondi per i servizi sociali che il Comune potrebbe utilizzare in maniera autonoma mi lascia un po’ perplesso. Anche perché insomma non è un segreto, come si può vedere nella delibera adottata subito dopo il consiglio comunale, che il sindaco Franco Sandra e il consigliere Cristian Ferrarese erano assenti nonostante nelle altre delibere adottate nella stessa serata fossero presenti. Sandra infatti è vicepresidente del Cisas mentre Ferrarese presta, a seguito di gara d’appalto, delle sue prestazioni. Dunque probabilmente non hanno deliberato per conflitto di interesse. Tutto lecito, però questa cosa viene da segnalarla di questi quasi 45mila euro erogati al Cisas».