Sette consiglieri di maggioranza, nella mattinata di sabato 27 dicembre, hanno varcato la porta del municipio di Lamporo e sei di loro hanno protocollato le proprie dimissioni. L’unico che non se l’è sentita di firmare quell’atto è stato Fausto Guglielmone. Un gesto che ha di fatto posto fine al mandato del sindaco Claudio Preti.
Terremoto politico, sei dimissioni affondano il sindaco
La decisione adottata da Gian Carlo Barlaro, Ylenia Bergamo, Alessandro Bianco, Maria Teresa Bianco, Paolo Chieno e Nazareno Cirillo, come spiega l’ormai ex vicesindaco Alessandro Bianco, nasce da una serie di motivazioni: in primo luogo il cantiere nel centro del paese, «molto contestato dai cittadini e ancora oggi al centro di polemiche, soprattutto nei giorni di pioggia». A questo si è aggiunta quella che Bianco definisce «la goccia che ha fatto traboccare il vaso: l’aumento dell’IMU sui terreni agricoli per coprire la spesa corrente in continua crescita».
«In un paese come Lamporo, dove i terreni agricoli sono numerosi, questo provvedimento si ripercuote direttamente sugli agricoltori, che stanno attraversando un periodo di scarsi guadagni. Da noi l’IMU è più cara, ma non abbiamo alcun servizio», sottolinea.
«Queste e altre scelte ci hanno portato a presentare questa mattina le dimissioni da consiglieri di maggioranza, interrompendo così il mandato amministrativo che sarebbe terminato solo nella primavera del 2027. Non eravamo più d’accordo con Claudio Preti da tempo: non condividevamo più idee e progetti, c’erano discussioni e dissapori», conclude Bianco.
Si attende il Commissario
E così, proprio durante le vacanze di Natale, Lamporo chiude un capitolo importante della propria amministrazione. Ora il Comune attende la nomina di un commissario che avrà il compito di traghettare l’ente fino alle prossime elezioni.