MONTANARO

Tra Ponchia e Pellegrino è guerra aperta

Il sindaco non ha accettato di buon grado le affermazioni del consigliere d’opposizione sul nuovo bacino di laminazione

Tra Ponchia e Pellegrino è guerra aperta
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Il sindaco Giovanni Ponchia vuole ricorrere alle vie legali contro il consigliere di opposizione Stefano Pellegrino in merito alla questione del nuovo bacino di laminazione multiscopo?

Tra Ponchia e Pellegrino è guerra aperta

Questo quanto lascia intendere la sua dichiarazione al termine del consiglio comunale di mercoledì 19, ma per capire occorre fare un passo indietro. Tutto ha inizio quando il sindaco Ponchia chiede in consiglio a Pellegrino: «Siete favorevoli o contrari al bacino di laminazione? Perchè finora non l’avete mai detto. Vi candidate alle amministrative senza neanche avere un parere al riguardo?».

La questione ha suscitato una reazione «a posteriori» di Pellegrino che, attraverso il nostro giornale, ha detto: «Leggendo tutti i documenti, la procedura per la messa in opera del bacinetto sembrerebbe molto nebulosa e non corretta, passibile di segnalazione alle autorità competenti». Una dichiarazione questa reputata  «molto grave» da Ponchia, ragion per cui a fine consiglio ha detto di voler ricorrere alle vie legali.

Lo scontro

Ponchia ha aggiunto : «Non è vero che non siano state date alla minoranza spiegazioni sul progetto, quando persino è stata istituita una commissione speciale al riguardo». Ha poi specificato che «nei verbali delle sedute della commissione speciale non sono mai emerse dichiarazioni del consigliere Pellegrino contenenti accuse di opacità o non collaborazione da parte dell’amministrazione. Semmai il consigliere Stefano Pellegrino ha dichiarato di non essere riuscito a leggere parte dei documenti sul progetto del bacino inviategli ben trenta giorni prima dal Presidente della Commissione Paolo Minetti».

Ed ora che cosa ne pensa il consigliere Stefano Pellegrino di questa «miccia» innescata proprio all’inizio della campagna elettorale che lo vede tra i primi a candidarsi? «Non ragioniam di loro, ma guarda e pass - risponde Stefano Pellegrino- Questo è quello che Dante scrisse nella Divina Commedia e, cioè, a noi la polemica non interessa. Fino a prova contraria in Italia esiste la libertà di pensiero. Per essere passibile di denuncia, si deve dimostrare che quanto ho dichiarato sia un reato punibile dalla legge. Nella mia dichiarazione ho inoltre utilizzato il condizionale «sembrerebbe», quindi la mia è stata un’ipotesi che non può essere condannata. La realtà, di tutta questa questione, è che la maggioranza non ha mai accettato il contradditorio. Basta saper dialogare, accettare consigli, anche polemiche o critiche costruttive. Tutto questo fa parte della politica. Consiglio a loro di occuparsi delle problematiche vere del paese dando soluzioni ai reali problemi dei cittadini. Rimango a disposizione dei cittadini per ogni chiarimento del caso».

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