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Una ciclabile da Rondissone a Torrazza

Il secondo riguarda la messa in sicurezza della viabilità del centro storico dal valore di 200mila euro

Una ciclabile da Rondissone a Torrazza
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Il Comune di Rondissone, come altri del territorio, ha partecipato all’avviso per la presentazione delle proposte progettuali ai fini dell’elaborazione dei piani di intervento per l’attuazione delle strategie territoriali d'area omogenea della programmazione Regionale integrata per lo sviluppo e la coesione territoriale nell'ambito del FSC 2021-2027. La Giunta comunale ha approvato due schede progetto che verranno trasmesse laddove sono stati auspicati e richiesti finanziamenti nell’ambito previsto dagli FSC che hanno come obbiettivo la riqualificazione e rivitalizzazione urbana del centro abitato e collegamento con pista ciclabile con comune limitrofo.

I progetti

«Con la prima scheda riguardante l’intervento prioritario, si pone come obbiettivo la riqualificazione e rivitalizzazione urbana del centro storico di Rondissone considerando il tratto su via XX Settembre che da via Mazzini fino all'incrocio con Via Pietro Micca. - spiega il sindaco Antonio Magnone - L’intervento consiste nel ridisegno degli spazi per marciapiedi lungo la strada di via XX Settembre, il miglioramento degli spazi di accesso alle attività commerciali, creazioni di percorsi e attraversamenti pedonali protetti ed ad alta visibilità, progettazione di opportuni elementi di arredo urbano e segnaletica in modo da ottenere un miglioramento nella sicurezza in un tratto di centro storico laddove è già previsto il limite di velocità a 30 Km/h e laddove sono presenti quattro incroci con la viabilità comunale. Tale intervento completerebbe quanto già stato realizzato su via Mazzini, via Battisti e via Sella e mirerebbe a rivitalizzare il tessuto urbano del centro storico ai fini di migliorare l'attrattività dello stesso sia per le possibili nuove attività commerciali, sia per mantenere la rete dei pubblici esercizi esistenti che sono in continua dislocazione. Il tutto si inserisce in un programma di incentivazione dell'Amministrazione comunale che vuole intraprendere nei confronti dei pubblici esercizi, promuovendo azioni mirate al miglioramento e allo sviluppo, oltre che al mantenimento. Tutto ciò potrà portare benefici per gli esercizi pubblici e attività produttive, in un ambiente qualificato con maggiore visibilità ed identità, valorizzando l’area lungo un percorso più sicuro per la cittadinanza con la presenza di marciapiedi e banchine salvagente. Il costo presunto dell’intervento è stato previsto in 200 mila euro con la richiesta di un finanziamento con fondi FSC per quasi 126 mila euro, mentre la parte rimanente viene finanziata dal Comune con l’avanzo di Amministrazione. Qualora si ottenessero i contributi, l’iter procedurale di progettazione e conclusione dei lavori è prevista per il primo semestre del 2026».

«La seconda scheda progettuale riguarda la realizzazione dell’ultimo tratto di pista ciclabile su territorio di Rondissone che consentirebbe il collegamento con Torrazza Piemonte. - continua Magnone - Tale tratto, di una lunghezza di circa 483 metri lineari risulta essere importante per diversi motivi: la presenza della stazione ferroviaria in Torrazza, la presenza di diversi centri sportivi, gli stabilimenti produttivi/logistici e le attività future che si stanno insediando, fanno sì che molti spostamenti potrebbero avvenire in bici in assoluta sicurezza su una pista ciclabile dedicata. Le Amministrazioni comunali hanno cercato di portare avanti questo progetto, ma le difficoltà alla realizzazione su proprietà altrui tra cui aree della Città Metropolitana di Torino e soprattutto le risorse economiche necessarie, non hanno consentito ciò. Si è inoltre pensato che il progetto potrà essere ultimato realizzando un servizio di “bike sharing” con stazionamenti disposti in entrambi i comuni tra i quali si citano la suddetta stazione ferroviaria e la barriera autostradale della TO-MI nel comune di Rondissone importante per la fermata degli autobus autostradali. Nella richiesta di contributo, si è inoltre fatto notare che parte della pista ciclabile potrebbe essere progettata ad uso promiscuo in quanto costituisce rete escursionistica ETOP1180000 approvata dalla CMTO, a sua volta trasmessa alla Regione Piemonte per la richiesta di inclusione nel Catasto Regionale del patrimonio escursionistico. Purtroppo ad oggi percorrere la Strada Provinciale SP90 a piedi e in bicicletta risulta essere molto pericoloso per la completa assenza di una banchina di larghezza opportuna e per la presenza di un elevato traffico di mezzi pesanti che è aumentato in modo esponenziale a causa dell'insediamento delle suddette attività. Il progetto si configurerebbe come una pista ciclabile di rete locale che consente il collegamento con un comune limitrofo che a sua volta confina con Verolengo laddove è possibile raggiungere gli innesti con la futura rete ciclabile Eurovelo/VenTO, la Ciclovia Canale Cavour, la Ciclovia Aida, tutte di interesse nazionale. La ricaduta territoriale diretta sul territorio, soprattutto in seguito all’attuazione di un progetto “bike sharing” sarebbe notevole e certamente nella direzione del rispetto ambientale, del risparmio economico e dell’accessibilità con facilità dell’inclusione sociale.
Il costo presunto dell’intervento è stato previsto in 300mila euro con la richiesta di un finanziamento con fondi FSC di 265mila euro, mentre la parte rimanente viene finanziata dal comune con avanzo di amministrazione. Qualora si ottenessero i contributi, l’iter procedurale di progettazione e conclusione dei lavori è prevista per la fine del 2026 sempre che si ottengano le autorizzazioni opportune con i proprietari privati e la Città Metropolitana di Torino».

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