Viano vota contro bilancio e Irpef... ed esplodono gli attriti tra «colleghi»
Le occhiatine (e sorrisi) tra i membri della maggioranza non sono certamente mancate
Consiglio comunale convocato per le 17 di venerdì 22 dicembre. Se l’idea fosse che sarebbe stata una di quelle sedute serene, ecco ci si sbagliava di grosso. E non perché la minoranza abbia «tirato fuori» argomenti strepitosi ma perché dagli stessi banchi della maggioranza c’è chi ha contestato il bilancio. Chi lo ha fatto? Proprio l’ex assessore al bilancio, oggi consigliere di maggioranza (chissà sin a quando), Agostino Viano . Lui, sin dal secondo punto all’ordine del giorno ha fatto le pulci in primis al sindaco Luigi Borasio e poi alla maggioranza. Maggioranza che, nel corso dei suoi interventi, non ha fatto mancare certo delle occhiate e anche dei sorrisini. Ma andiamo con ordine per raccontare quello che è stato il Consiglio con il quale il sindaco Borasio ha certamente perso uno dei suoi uomini.
Aliquote Irpef
A prendere per primo la parola, dopo che l’assessore Mirella Albano ha spiegato che l’aliquota rimaneva invariata, è stato il capogruppo di opposizione Andrea Angogna che ha chiesto se non ci fossero margini per ridurla. Naturalmente Albano ha sottolineato che per il momento non era possibile nonostante la situazione fosse migliore, dal lato spese perché un po’ diminuite, rispetto all’anno scorso.
E poi è arrivato l’intervento di Viano: «Vorrei fare un confronto con i dati di luce e gas degli ultimi tre anni. Per quanto riguarda la luce nel 2021 abbiamo speso 158mila euro, nel 2022 287mila e nel 2023 (fino a settembre) 105mila euro. Per quanto riguarda il gas, invece, nel 2021 84mila euro, nel 2022 152mila e nel 2023 (sino ad ottobre) 57mila euro. Dunque rispetto al 2021, siamo diminuiti facendo una cifra di spesa degli ultimi mesi che mancano ai miei dati. Quando l'anno scorso avevo votato a favore dell'Irpef, avevo fatto una premessa, vale a dire che se quest'anno ci fossero stati i presupposti per abbassarla, avremmo dovuto farlo. Ma non è così eppure i presupposti, visti i dati, ci sono tutti. Inoltre, sottolineo che i redditi bassi, per quelle persone che hanno solo 12 o 13mila euro di reddito, l'Irpef incide anche se a voi può sembrare una cifra minima. Queste famiglie vengono colpite come coloro che hanno redditi alti. Io, visto che c'era la possibilità, l'avrei abbassata».
Lezione che non è piaciuta molto al sindaco che ha voluto sottolineare che fa freddo è ora dunque il gas viene utilizzato maggiormente ora, così come la luce perché ora ci sono più ore di buio.
A pensarla come Viano anche i consiglieri di minoranza, Roberto Cattozzi, Tiziano Matta e Angogna: «Se c’è un trend in discesa, bisogna andare incontro alle famiglie. Magari si possono abbassare altri capitoli per ridurre l’aliquota».
Servizi a domanda individuale
Peso pubblico. Questo tema, che sin dai tempi dell'Amministrazione Giachello tiene banco ha visto la minoranza incalzare il sindaco ricordandogli che quando era al loro posto sottolineava sempre che andava rifatto, nonostante fosse in perdita. Che si sarebbero potuti investire nel peso i soldi che invece sono stati spesi per la tettoia in piazza perché il Comune ha un luogo dove effettuare feste ed eventi, vale a dire il polivalente.
Ma anche in questo caso Borasio non ha accolto l'appunto: «Spendere 40mila euro in questo momento per il peso pubblico non è il momento anche se per me sarebbe corretto. Il polivalente può esser utilizzato solo per giocare a ping pong, non ha nemmeno un'ottima acustica. Inoltre, la tettoia, oltre ad esser un posto per eventi e manifestazioni, ci farà risparmiare molto con l'impianto installato».
A chiudere è stato Angogna: «Voi confermate sempre le tariffe, eppure quando c’eravamo noi in maggioranza avete sempre criticato che non le abbassavamo».
Bilancio
Giunti al bilancio, Viano ha dimostrato la sua contrarietà alla linea politica. Perché? Dopo che ha presentato lui il bilancio di previsione 2023 alla minoranza che aveva posto delle domande, ecco che sono giunte le critiche.
«Guardo il bilancio, è più che dignitoso con 545mila euro di avanzo disponibile - commenta Viano - Quello che non è mai successo in quindici anni di mia presenza in Consiglio è vedere che non vi sono opere inserite nel piano triennale. Mai successo con un bilancio del genere. Perchè? Verolengo ha tutto? Non si può migliorare facendo qualche investimento? Basta guarda l'ex Consorzio: è indispensabile. Abbiamo bisogno di spazi, solo qualche giorno fa, ad una riunione, è stato detto che la biblioteca è troppo piccola. Li lo spazio c'è. E non diamo colpa al vincolo, solo la torre è posta a limitazioni. Io in questo bilancio non vedo visione, è ordinato e prudente ma non c'è coraggio nelle scelte politiche. Non ci sono proposte, non ci sono opere».
Scontro aperto con Borasio che ha sottolineato con fermezza: «Tutto è vincolato. Andare a comprare una cosa per fare nulla no, non voglio indebitare le prossime due generazioni di verolenghesi per fare al massimo un parcheggio dove oggi c'è l'erba. Proposte? Lei non ha mai fatte». Ma lo scontro è diventato più astioso quando ha voluto sottolineare che è stato convocato un consiglio alle 17 di un venerdì, quando anche per il pubblico sarebbe stato difficile esserci. A quel punto ad intervenire è stato anche Enrico Barbera, collega di maggioranza: «Polemiche inutili. Il sindaco può farlo quando vuole Consigli. Chi può venire viene, chi non può non viene. Tu non hai proposto mai neanche un'idea». E poi lo ha invitato più e più volte a concludere. Una piccola bagarre tra i due dove è venuto a galla l'astio.
Naturalmente Viano così come la minoranza hanno votato contro.
Un consiglio che non può che confermare la spaccatura tra Viano e Borasio, nonostante il primo fosse uno dei pochi a non aver scaricato il secondo nel suo primo mandato, quando non esisteva più una maggioranza e Borasio riuscì ad approvare il bilancio e dunque a rimanere in carica fino a fine mandato grazie all’allora opposizione.