Organizzare un viaggio in Giappone: consigli per una vacanza che non si dimentica

Organizzare un viaggio in Giappone: consigli per una vacanza che non si dimentica
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Il Giappone non è un paese che si lascia improvvisare, è una destinazione che richiede attenzione, rispetto per le sue regole non scritte e una certa predisposizione ad adattarsi a ritmi, tempi e codici culturali molto diversi da quelli europei. 

Ma è anche uno dei luoghi più affascinanti da attraversare: capace di farti sentire piccolo e benvenuto nello stesso istante, disorientato e accolto senza sforzo, come se le sue contraddizioni — così evidenti — sapessero come parlare al viaggiatore curioso.

Per questo, organizzare un viaggio in Giappone significa costruire un equilibrio tra ciò che desideri vedere e ciò che il paese è disposto a mostrarti. Non si tratta solo di prenotare voli e hotel, ma di capire come muoversi, dove rallentare, cosa evitare, quando osservare in silenzio e quando lasciarsi coinvolgere.

Scegliere il periodo giusto

La tentazione di partire in primavera per vedere i ciliegi in fiore è forte, e del tutto giustificata. I parchi di Tokyo, le rive del fiume Kamo a Kyoto, i sentieri di Nara si tingono di una bellezza commovente, capace di restare addosso per anni. Ma è anche il periodo in cui i prezzi lievitano, i treni si riempiono e i templi si affollano di fotografi e scolaresche.

L’autunno, meno battuto ma altrettanto spettacolare, offre tonalità calde, aria tersa e una calma diversa, più intima. L’inverno è freddo, sì, ma porta con sé onsen fumanti e piatti caldi serviti con cura. L’estate, invece, è umida e affollata, ma anche il momento dei matsuri — le feste tradizionali — dove il Giappone si mostra nel suo volto più vitale.

Scegliere il momento giusto, quindi, non è solo una questione climatica: è una scelta narrativa. Cambia il paesaggio, cambiano i suoni, cambiano perfino i gesti delle persone per strada. 

Itinerario: meglio meno tappe ma fatte bene

Il classico errore è voler vedere tutto in due settimane. Tokyo, Kyoto, Osaka, Hiroshima, Nara, Kanazawa, Takayama, Miyajima… e magari anche Okinawa. Impossibile, se vuoi davvero entrare in sintonia con il paese.

Il consiglio è di limitare il numero di tappe e dare respiro agli spostamenti. Tokyo, ad esempio, ha bisogno di almeno quattro giorni solo per iniziare a essere compresa. Kyoto non è solo templi: è passeggiare a Gion di sera, è perdersi in una sala da tè, è aspettare il silenzio che arriva dopo i turisti. E se scegli di inserire una tappa più remota, come Shirakawa-go o i villaggi delle Alpi giapponesi, devi mettere in conto tempi di trasferimento più lunghi, treni con poche corse al giorno e alloggi limitati.

Tour operator: quando sceglierli

Per chi si avvicina per la prima volta al Giappone, affidarsi a un tour operator specializzato può aiutare a fare un’esperienza autentica in un paese nel quale in pochissimi parlano inglese, e che potrebbe essere destabilizzante e complesso da visitare per chi non ci è mai stato. Non solo con i tour organizzati si possono vedere delle attrazioni uniche, si può scoprire la storia del paese e si possono fare esperienze culturali e divertenti che magari da soli non si farebbero. 

I migliori operatori, inoltre, costruiscono itinerari unici che ti introducono alle sfumature culturali, e ti permettono di accedere a luoghi che difficilmente troveresti da solo. 

Dalle cerimonie del tè private ai soggiorni in ryokan autentici, dai corsi di cucina alle esperienze con artigiani locali, questi dettagli fanno la differenza. L'importante è scegliere agenzie che conoscono davvero il paese, e non si limitano a proporre l’itinerario più battuto.

Muoversi in Giappone: treni, abitudini e precisione

Il Japan Rail Pass è quasi sempre una scelta vincente per chi intende spostarsi da una città all’altra. Va acquistato prima di arrivare in Giappone, e permette di salire su gran parte dei treni, inclusi i famosi Shinkansen. 

Ma attenzione: non tutti sono inclusi, e alcuni richiedono prenotazione. Anche qui, è importante documentarsi, confrontare mappe e orari, evitare di trovarsi a dover fare cambi complicati in stazioni enormi e affollate come Shinjuku o Shin-Osaka senza margine di errore.

Se decidi di rimanere in una sola area (per esempio solo il Kansai), può essere più conveniente acquistare pass regionali o biglietti singoli. 

I treni giapponesi sono affidabili, puntuali al secondo, e soprattutto silenziosi. Parlare a voce alta, telefonare o mangiare in modo disordinato è considerato sconveniente. Anche questo fa parte del viaggio: adattarsi non solo alle strade, ma anche ai non detti.

La questione dell’alloggio

Chi è abituato agli hotel europei dovrà rivedere alcune abitudini. Le stanze giapponesi sono spesso più piccole, i bagni modulari, i letti bassi. 

Ma il vero valore aggiunto lo si trova nei ryokan, le locande tradizionali dove si dorme su tatami e futon, si mangia kaiseki (la cucina stagionale giapponese servita in più portate), e si sperimenta un tipo di ospitalità molto diverso dal servizio d’hotel standardizzato.

Non tutti i ryokan sono uguali: ce ne sono di lusso, con servizio impeccabile e prezzi importanti, ma anche più semplici, gestiti da famiglie, dove il calore umano supera qualunque standard. 

Se decidi di provarne uno, fallo per almeno una notte intera, con cena e colazione inclusi. 

Cibo e abitudini

Mangiare in Giappone non significa solo sedersi al ristorante. I konbini, minimarket aperti 24 ore su 24, offrono soluzioni economiche e gustose, e i depachika, i piani sotterranei dei grandi magazzini, sono una miniera di piatti pronti, dolci e specialità regionali.

Ma è importante conoscere alcune regole: non si mangia camminando per strada, non si infila il cibo con le bacchette in verticale nel riso, e non si versa mai la propria bevanda da soli — è l’altro a farlo per te, come segno di rispetto. Anche ordinare richiede attenzione: molti locali non parlano inglese, ma esibiscono modelli in plastica dei piatti esposti in vetrina. 

Organizzare al meglio il tuo viaggio in Giappone che tu parta da solo o con il supporto di un tour operator ti permetterà di scoprire un luogo magico e indimenticabile!

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