Il caso

AslTo4, così non va: le «bacchettate» della Cgil

Un convegno ha toccato tutti i tasti dolenti dell’azienda sanitaria chivassese, definita la peggiore del Piemonte. Servono posti letto

AslTo4, così non va: le «bacchettate» della Cgil

«L’Asl To4 è la peggiore del Piemonte?». E ancora, «Ospedale di Settimo, che succede? Quale futuro?». Sono queste le domande attorno al quale si è mosso il convegno organizzato dalla Cgil, insieme alla Funzione Pubblica e allo Spi, al cinema Petrarca di Settimo, nel pomeriggio di lunedì 1 dicembre.

AslTo4, così non va: le «bacchettate» della Cgil

Un incontro nato in seguito alle ultime vicende giudiziarie che hanno travolto l’Asl To4 e in particolare il presidio sanitario settimese, finito al centro dell’inchiesta della Procura d’Ivrea anche per i presunti casi di maltrattamento nel reparto di lungodegenza della struttura. L’obiettivo dell’assemblea pubblica, però, non era solo quello di denunciare il contesto attuale ma anche trasformare l’indignazione per i fatti giudiziari emersi sull’Asl To4 in azioni – e proposte – concrete.

Alla plenaria hanno partecipato Elena Palumbo, segretaria generale della Cgil di Torino, Massimo Esposto (segretario Fp Torino), Lucia Centillo (segretaria Spi Torino), il segretario generale Federico Bellono e la responsabile della Cgil di Settimo, Alfonsina D’Onofrio. Presenti anche diversi sindaci del territorio, compreso il primo cittadino di Chivasso, Claudio Castello accompagnato dal consigliere e primario di cardiologia Claudio Moretti.

Una stoccata anche ai sindaci

Da parte del sindacato, che non ha lesinato qualche stoccata ai sindaci del territorio per la scarsa partecipazione alle riunioni di questi mesi, sono arrivate delle richieste chiare e precise. «La partecipazione dei sindaci ai tavoli dove si discute di sanità è fondamentale per indirizzare le scelte sociosanitarie – ricorda Palumbo -. perché con il loro contributo è possibile individuare reali bisogni di salute del territorio, come l’integrazione sociosanitaria, le condizioni dei non autosufficienti, il funzionamento delle Rsa».

L’ospedale di Settimo

«Crediamo che per l’Asl To4 sia giunto il momento di assumere la gestione diretta dell’Ospedale di Settimo, eliminando ogni tipo di intermediario», è l’appello di cui si fa portavoce Esposto. «Va completata la transizione che porti al superamento di Saapa – ha aggiunto Centillo, dello Spi Cgil – e noi valuteremo la possibilità di costituirci parte civile».
La Cgil, oltre che sull’Ospedale di Settimo, nel corso dell’incontro pubblico si è concentrata sulla tenuta e sulle lacune di un sistema sanitario che va rilanciato anche partendo dal piano sociosanitario regionale. «È fondamentale comprendere cosa correggere del nostro sistema – analizza Esposto -. C’è un reale bisogno di aumentare i posti letto e migliorare le strutture». Centrale anche il discorso delle liste d’attesa e la necessità di prendersi cura delle persone più fragili, soprattutto a fronte di un evidente invecchiamento della popolazione. «I ritardi della politica e delle istituzioni ricadono sulle persone più fragili – ricalca lo Spi Cgil -. Il caso di Settimo ci deve far pensare. Per Settimo, è indubbia la gravità della situazione e nonostante le denunce del sindacato. Non possiamo accettare la violenza istituzione su persone ricoverate».

La discussione intorno a un tavolo

Tutti passaggi che i sindaci del territorio hanno ascoltato con attenzione e che sono pronti a discutere attorno ad un tavolo. «C’è la nostra assoluta volontà di dialogare e come sindaci abbiamo presentato delle valutazioni anche rispetto al piano sociosanitario, perché troviamo che molte risposte manchino – annuncia Matteo Chiantore, sindaco d’Ivrea e presidente della Conferenza dei sindaci dell’Asl To4 -. C’è ad esempio una problematica rispetto alle case di comunità e abbiamo evidenziato dei problemi anche rispetto al tema dell’invecchiamento. Preferiamo, però, evitare di commentare le indagini in corso. Sono sicuramente notizie gravi che, laddove fossero confermate, imporrebbero delle azioni. Ma allo stato attuale è ancora prematuro. Quello che è certo è che non è questa l’Asl di cui vogliamo sentire parlare».

Il caso Settimo

Dopo aver analizzato le falle che a livello generale stanno colpendo l’Asl To4, nel corso del convegno, inevitabilmente la Cgil si è soffermata sul caso dell’Ospedale di Settimo che – tuonano – «ci deve far riflettere».

E durante l’incontro, in merito, non sono mancati neanche gli interventi da parte dei sindaci. E degli ex primi cittadini. A proposito dell’Ospedale, sul palco del cinema Petrarca hanno preso la parola la sindaca di Settimo, Elena Piastra, e l’ex sindaco Aldo Corgiat. E anche in questo caso i due non se le sono mandate a dire.

«Non si possono addebitare ai lavoratori le responsabilità di quello che stiamo leggendo, perché le responsabilità sono politiche – affonda Corgiat, attaccando i soci della società Saapa, che gesitsce il nosocomio di Settimo -. Il destino dell’Ospedale deve essere disgiunto da quello di Saapa. Chiediamo che i 15 milioni stanziati dalla Regione servano davvero al rilancio dell’Ospedale».

«Il progetto di rilancio lo abbiamo già iniziato a scrivere, non facciamo confusione – replica Piastra -. Quando qualcuno, puntando la pistola, mi ricorda “ma tu non hai responsabilità personali?”, io dico che se non riusciamo a garantire la chiusura della società “in bonis” non riusciamo a garantire tutti gli altri pezzi».

Un intento, quello di Piastra, condiviso al termine dell’assemblea anche dalla Cgil e dal segretario Bellono. Per quanto riguarda il percorso di liquidazione di Saapa, è prevista per questi giorni una nuova assemblea dei soci che – dopo quella di venerdì scorso – dovrebbe delineare in modo più dettagliato il futuro dell’Ospedale. E di conseguenza, data l’importanza del presidio sanitario, anche quello di tutto il territorio dell’Asl To4.