Salute

L’appello dell’AslTo4: “Vaccinarsi è un gesto di responsabilità civile”

Il fulcro della campagna vaccinale è rappresentato dai medici di famiglia e dalle farmacie. Aumentate le richieste da parte delle RSA

L’appello dell’AslTo4: “Vaccinarsi è un gesto di responsabilità civile”

La prevenzione vaccinale rappresenta un elemento cruciale e integrato nel concetto più ampio legato alla nuova (e auspicabile) organizzazione di una medicina territoriale più adeguata all’andamento della popolazione. Di questo si è parlato la scorsa settimana durante la presentazione della nuova campagna vaccinale antinfluenzale e anticovid promossa dall’AslTo4.

“Vaccinarsi è un gesto di responsabilità civile”

«Sebbene si viva di più – ha spiegato il direttore generale Luigi Vercellino – non si vive necessariamente bene a causa dell’insorgenza di malattie, rendendo essenziale effettuare una buona prevenzione, che includa anche gli stili di vita. In particolare, per la parte vaccinale, si fa grande affidamento sull’ampliamento della platea dei vaccinati, anche solo considerando che tale sforzo riduce l’assalto al Pronto Soccorso».
Il vaccinarsi è stato definito da Vercellino come «Un atto di responsabilità civile. Mentre per un ventenne in buona salute l’influenza può risolversi con un paio di giorni a casa e qualche medicina, per una persona anziana e fragile può diventare letale».
Per questo motivo, si intende spingere sulla necessità di effettuare le vaccinazioni, partendo in primis dalle categorie più fragili.

Il sistema sanitario, che sta cercando di fare «Tutto il possibile e l’impossibile», ha bisogno di fiducia, che deve essere salvaguardata anche in momenti di notizie che possono diminuirne il grado. La parte divulgativa è fondamentale, poiché la prevenzione si realizza raccontando alla gente quali sono gli stili di vita corretti.

Influenza e Covid-19

«La campagna vaccinale, che riguarda sia l’influenza che il Covid-19 – ha aggiunto Franco Valtorta, direttore del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica – è ufficialmente iniziata. Lo slogan proposto è “Perché non vaccinarsi?”. La vaccinazione non offre solo protezione individuale, ma è un atto di responsabilità di collettività, mirando a massimizzare le persone immunizzate per limitare il più possibile la diffusione del virus».

È importante sottolineare come queste vaccinazioni non presentino «Controindicazioni vere. Sebbene si debba effettuare un’adeguata anamnesi, i medici sanno che esistono moltissime false controindicazioni portate all’onor del mondo, come le allergie alla proteina dell’uovo, le infezioni lievi o le malattie da immunodeficienza. Anzi, in presenza di tali condizioni, occorre vaccinarsi per proteggersi il più possibile. I medici hanno le idee chiare e ci si può fidare delle loro proposte vaccinali.

Per quanto riguarda l’anticovid, non è il numero di dosi ricevute in passato (tre, quattro, cinque o sei) a contare. Il virus cambia e muta (siamo alla terza variante) e anche il vaccino muta. Se può aiutare, l’immunità della persona deve essere amplificata dalla somministrazione attuale, perché si tratta di un’altra forma di virus».

Medici di famiglia e farmacie

Il fulcro della campagna vaccinale è rappresentato dai medici di famiglia e dalle farmacie. Inoltre, i vaccini possono essere somministrati sia dai medici di famiglia che dai punti vaccinali nell’ambito dell’attività ordinaria di servizio. I punti vaccinali includono gli studi di medicina generale e dei pediatri, oltre alle sedi del SISP, dove la somministrazione può avvenire anche in concomitanza con altri vaccini. Chiunque telefoni alle varie sedi può ricevere la prenotazione e accedere in tempi brevi.

Un focus particolare è posto sulle vaccinazioni nelle RSA (Residenze Sanitarie Assistenziali), da cui quest’anno sono state ricevute oltre 4700 richieste, un aumento di 700 rispetto all’anno precedente, segno di una buona promozione da parte dei direttori. Nelle RSA possono vaccinare sia i medici di famiglia che quelli di struttura.

Per quanto riguarda l’accesso, è pur vero che le indicazioni presentano una lista di persone a cui offrire gratuitamente la vaccinazione, ma «Tutte le persone che ne facciano richiesta possono essere vaccinate». Se si analizzano attentamente gli elenchi delle categorie di rischio, si nota infatti come siano pochi coloro che restano esclusi, in quanto tutti i «sani» che svolgono attività importanti hanno il diritto e il dovere di vaccinarsi. Non esistono persone escluse a priori: «Devono solo convincersi e chiedere ai medici, che sapranno fugare ogni dubbio».

Obiettivo 50%

L’obiettivo di riferimento nazionale per la copertura vaccinale nella categoria degli over 65 è fissato al 75%. Fino ad ora, nessuno ha raggiunto tale soglia. A livello regionale si è toccato il 49%, tuttavia, le prospettive sono buone, in particolare viste le richieste avanzate dai medici di famiglia e dalle RSA. L’obiettivo attuale è di puntare a superare abbondantemente il 50%.

È fondamentale ricordare che la vaccinazione non ha un effetto immediato («Non è come un colpo di pistola»). Occorrono un paio di settimane affinché l’organismo risponda e produca anticorpi in grado di proteggere la persona dal contatto con il virus. Il rischio di diffusione aumenta con l’arrivo del freddo, poiché i virus «Amano il freddo».

Vaccinazione antinfluenzale

La vaccinazione antinfluenzale è effettuata dal proprio medico di famiglia o pediatra di libera scelta, anche presso il domicilio qualora gli assistiti non siano in grado di raggiungere l’ambulatorio. Sia i pediatri sia i medici di famiglia possono vaccinare anche gli assistiti di altri curanti qualora questi non aderiscano alla campagna vaccinale.

Presso le strutture residenziali per anziani (RSA) la vaccinazione può essere effettuata dal medico di famiglia dell’ospite oppure  dal medico individuato dalla Direzione Sanitaria della struttura stessa, su fornitura dei vaccini da parte dell’ASL TO4.

E’ possibile effettuare la vaccinazione anche presso le farmacie del territorio che abbiano aderito alla Campagna vaccinale

Vaccinazione anticovid

La vaccinazione anticovid è effettuata dai medici di famiglia e dai pediatri di libera scelta che abbiano dato la disponibilità a somministrare entrambi i vaccini e dalle farmacie aderenti alla Campagna.

A integrazione dell’attività vaccinale anticovid svolta dai medici e dai pediatri di libera scelta e dalle farmacie, sarà possibile rivolgersi agli ambulatori dedicati del Servizio Igiene e Sanità Pubblica (SISP) rivolgendosi telefonicamente nei seguenti giorni e orari oppure tramite e-mail: Borgaro Torinese telefono 0114211606 nei giorni di lunedì, martedì, mercoledì e venerdì in orario 8.30-10 e 14-15.30 – email: sispvaccinazioni.cirie@aslto4.piemonte.itCastellamonte telefono 0125414713 da lunedì a venerdì in orario 9-12 – email: sispvaccinazioni.castellamonte@aslto4.piemonte.itIvrea telefono 0125414713 da lunedì a venerdì in orario 9-12 – email: sispvaccinazioni.ivrea@aslto4.piemonte.itSettimo Torinese telefono 0118212367 da lunedì a venerdì in orario 9-12 – email: sispvaccinazioni.settimo@aslto4.piemonte.it.; Chivasso telefono 0119176609 lunedì, martedì, giovedì, venerdì ore 11-12 e mercoledì 9-12 – email: sispvaccinazioni.chivasso@aslto4.piemonte.it