Si amplia l'orario dei nidi ma le rette non cambiano
Sono 63 i comuni che per l’anno educativo 2022-2023 potranno godere di questa possibilità.
Grazie ad un finanziamento della Regione Piemonte di complessivi 2.720.000 euro, sono 63 i comuni che per l’anno educativo 2022-2023 prolungheranno l’orario di apertura degli asili nido di propria titolarità mantenendo invariate le tariffe per le famiglie.
Si amplia l'orario dei nidi ma le rette non cambiano
«Grazie ad un finanziamento della Regione Piemonte di complessivi 2.720.000 euro, sono 63 i comuni che per l’anno educativo 2022-2023 prolungheranno l’orario di apertura degli asili nido di propria titolarità mantenendo invariate le tariffe per le famiglie - dichiara Gianluca Gavazza, consigliere regionale del gruppo Lega Salvini Piemonte -. Quest’anno si aggiunge una novità al provvedimento, ovvero la possibilità per i Comuni di attivare moduli di prolungamento orario anche durante le vacanze natalizie e pasquali. Pertanto, anche in tale periodo, le famiglie con bambini della fascia 0-3 anni saranno più facilitate nel conciliare le incombenze lavorative con la cura dei figli».
Misura riproposta
«La misura, avviata in via sperimentale lo scorso anno con un investimento di 12 milioni di euro, è stata riproposta, vista la buona risposta dei Comuni, anche per l’anno educativo 2022-2023 per venire incontro agli amministratori che lavorano ogni giorno per mantenere i servizi sui propri territori, ma anche per dare un supporto alle famiglie, all’occupazione femminile e alla natalità - spiega nello specifico Gianluca Gavazza, consigliere segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale del Piemonte -. Prolungare gli orari di apertura, a parità di tariffa, può migliorare la qualità della vita e l’organizzazione famigliare, permettendo di conciliare le esigenze lavorative dei genitori e fornendo nel contempo un aiuto concreto e tangibile alle famiglie; inoltre migliorare la qualità della prestazione offerta dalle strutture coinvolte, può anche contribuire a contrastare lo spopolamento dei territori montani e marginali».
I Comuni beneficiari
Sono 21 i Comuni che hanno partecipato al bando in provincia di Torino, 12 nella provincia di Alessandria, 5 nell’astigiano e 6 nel cuneese. I restanti 19 Comuni coinvolti sono distribuiti tra le province di Novara, Biella, Vercelli e Verbano Cusio-Ossola.
In particolare nel Canavese il comune di Brandizzo è stato finanziato con 37.505 €, il comune di Rivarolo Canavese con 16.250 €, il comune di Leinì con 26.000 € e il comune di Settimo Vittone con 35.750 €; nel chivassese il comune di Casalborgone con 43.290 € e nelle valli di Lanzo il comune di Lanzo Torinese con 8.450 €.