Caos La Chivasso, Gisoldo torna al timone della società di calcio

I nodi fondamentali sono: continuare a schierare una prima squadra partendo dal minimo storico dell’ultimo campionato e conservare più squadre e tesserati possibili nel settore giovanile.

Caos La Chivasso, Gisoldo torna al timone della società di calcio
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Colpo di scena al  campo sportivo «Pastore». Dopo settimane convulse, al timone della società è tornata Marilena Gisoldo.

Caos La Chivasso

I nodi fondamentali sono due: continuare a schierare una prima squadra partendo dal minimo storico dell’ultimo campionato (pericolo retrocessione scampato grazie alla sospensione del campionato) e conservare più squadre e tesserati possibili nel settore giovanile (alcune società dei dintorni si sono già mosse e sembrano aver convinto qualcuno a «traslocare»). La fase 2 di Marilena Gisoldo al timone del La Chivasso dunque non si preannuncia certo banale.

Le scadenze

Ci sono già scadenze all’orizzonte (dal 23 luglio sarà possibile iscrivere le squadre mentre i tesseramenti partiranno come al solito al 1° luglio) e il mondo calcistico cittadino tiene gli occhi aperti verso il «Pastore» dove forse si sta concludendo un’annata forse ancora più travagliata della precedente. Che succederà d’ora in poi? «Non faccio proclami, voglio mettermi a lavorare e vedere un po’ cosa si riesce a salvare e cosa si riesce a fare - dice Gisoldo - ho la passione per le sfide e per le questioni difficili, per cui il mio lavoro è quello di riorganizzare e di inserirmi nelle problematiche per vedere di recuperare qualcosa. Siccome avevo già iniziato un discorso alcuni mesi fa e non mi è stata poi data la possibilità di continuarlo, ho ritenuto giusto recuperare tutto e riprovarci». Ma di riformare la prima squadra si parla già? «Al momento tutto è prematuro, siamo rientrati da pochissimo e come prima cosa bisogna avere al più presto un quadro della situazione di quanto c’è. Mi fido delle persone che compongono il direttivo e vedremo se si può tirare fuori il classico coniglio dal cilindro».

Falcitelli al fianco di Gisoldo

Tra i pochi volti noti al mondo del pallone chivassese che affiancheranno la numero uno di rientro alla guida del La Chivasso, c’è Antonio Falcitelli: «Lo stimo, è un pezzo importante della storia di questa società e mi sembrava corretto interessarlo ancora dal momento che nei mesi che ho passato al “Pastore” in occasione della mia prima esperienza, ho avuto un buon rapporto con lui e lo ritengo una persona collaborativa». Nel frattempo, se ancora è nebuloso il futuro del La Chivasso nei prossimi campionati, qualcosa che si potrà fare è dare un minimo di decenza alla struttura del campo sportivo di viale Matteotti dopo i mesi di incuria vissuti durante il «lockdown». «Per carità, c’è stato il Covid-19 e tutti i campi avranno avuto le loro problematiche, ma posso dire che siamo entrati in una struttura nella quale evidentemente nei mesi scorsi non è stato fatto granchè. Ma considerando che al momento non serve il campo in sè perchè l’attività è sospesa, ripristineremo man mano tutto e provvederemo anche a tagliare l’erba laddove è cresciuta. Ma al momento questo è proprio il minore dei mali che ci possono essere».

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