Carlo Osso, tra i campi da calcio di provincia a caccia di campioni
Da anni il chivassesse è un talent-scout del Torino e sui sintetici osserva se ci sono i Miretti o i Buongiorno del futuro.
La bella favola di Fabio Miretti, classe 2003 cresciuto nel vivaio della Juventus fin dai Pulcini per arrivare ad esordire da titolare in Serie A con la maglia bianconera è la parabola che tutti i giovani giocatori sognano. O per andare sull’altra sponda calcistica di Torino, un altro esempio potrebbe essere il granata Alessandro Buongiorno, nato nel 1999, arrivato da piccolo nella “cantera” granata è, oggi, agli ordini di Ivan Juric in serie A.
Carlo Osso, tra i campi da calcio di provincia a caccia di campioni
Percorsi che nascono e iniziano con l’incontro con i talent scout, con gli osservatori che sono a bordo campo e notano da un gesto, un movimento, un tiro, se quel bambino che in quel momento si sta divertendo in campo con i suoi compagni del club di provincia ha le peculiarità tecniche e fisiche per indossare la maglia di una formazione giovanile del settore professionistico. Ed è quello che fa anche il chivassese Carlo Osso da anni osservatore del Torino Fc, nel team che fa capo a Silvano Benedetto, responsabile della scuola calcio, e Marco Morra, capo scouting granata.
L'intervista
«In questa stagione che sta per concludersi - così inizia il nostro incontro con Carlo Osso - si è avvertita in maniera netta una grande voglia di ripartire. E’ stato tanto l’entusiasmo messo in campo dai ragazzi dopo due stagioni interrotte, o giocate a metà, a causa della pandemia dettata dal Covid-19. Una vera e propria ripartenza, in particolare dei bimbi nati nel 2014 e 2015, tra i quali ho trovato nelle nostre zone dei buoni talenti. Alcuni dei quali sono stati invitati nel nostro quartier generale a Torino e poi presi per la prossima stagione sportiva: è adesso che si fanno le squadre per l’anno sportivo 2022/23. E girando tra i vari impianti sportivi del territorio ho potuto vedere come e quanto le società si stanno riorganizzando dopo tutte le difficoltà che ci sono state e di cui ancora si sentono gli strascichi e si inizia a rivedere un po’ di serena spensieratezza». Poi uno sguardo alla stretta attualità calcistica locale.
«Sono contento della ripartenza del calcio a Chivasso con una nuova società. Questa è una piazza importante e non può non avere un club di riferimento: ci sono degli impianti eccellenti e come scout del Torino non può che farmi piacere che il Chivasso ritorni e auguro buon lavoro alla dirigenza». E chissà se dalla prossima stagione tornerà a esserci anche qualche bambino del Chivasso nelle segnalazioni e relazioni tecniche che Carlo Osso continuerà a redigere per il Torino Calcio Fc. Come quelle firmate di ritorno dall’ultimo week end passate in campo. Carlo Osso ha fatto parte della trasferta ligure durante la quale alcune squadre della scuola calcio del Torino hanno partecipato a tornei, che sono stati dei veri e propri test-match con i pari età di top club internazionali come Paris Saint Germain, Barcellona e Real Madrid.
«Sono esperienze che ti arrochiscono», ha concluso il chivassese.