Chivasso Calcio trasloca a Rondissone
Martedì si è svolto l’incontro tra il Comune e la società
Lunedì 1 luglio il Chivasso Calcio avrebbe dovuto consegnare le chiavi del campo Ettore Pastore di Chivasso nonostante la richiesta di slittare questo «trasloco» alla fine del mese.
Chivasso Calcio lascia la città
«La dirigente del Comune di Chivasso Roberta Colavitto - spiega la società - lunedì mattina (1 luglio) ci ha contattati dicendoci che non c’era nessuno a consegnare le chiavi dell’impianto, ma noi in realtà stavamo ancora aspettando una risposta sulla richiesta di rinviare la cessione. Nulla. Irremovibile.
Al contempo abbiamo chiesto l’utilizzo del campo Paolo Rava, ma anche in questo caso è arrivato un primo no a causa di “un contenzioso”. Quale ci piacerebbe saperlo, anche se pare che alla fine il Rava ci possa essere concesso, ovviamente pagando l’affitto».
Si chiude così l’avventura chivassese del Chivasso Calcio presieduto da Emmanuele Serlenga, una società che aveva come obiettivo ridare un calcio sano alla città.
Ma nonostante tutto quello che è stato vissuto, il direttivo non si è perso d’animo e si è subito messo al lavoro per individuare un nuovo impianto sportivo dove proporre da settembre le proprie attività. E di campi vuoti, ormai, ce ne sono molti perché far sopravvivere una società calcistica non è facile. Anzi.
Trasloca a Rondissone
E nella ricerca gli occhi sono caduti sulla struttura di Rondissone, orfana ormai da un anno perché, durante la scorsa stagione, nessuno ha più giocato. Quel manto verde non ha più visto bimbi correre nonostante la nascita del Rondissone Calcio avesse fatto ben sperare non solo l’Amministrazione comunale, ma anche a popolazione che aveva una realtà dove far praticare la disciplina ai propri bimbi. Un progetto naufragato dopo un inizio brillante.
Ma oggi, su quel campo di piazza Borella, potrebbero tornare i bambini, i più giovani.
«Martedì 2 luglio, abbiamo incontrato la società – spiega il primo cittadino di Rondissone Antonio Magnone – a rappresentare il Comune, oltre a noi amministratori, anche il segretario comunale e l’ufficio tecnico.
Posso dire, a fronte del dialogo che si è aperto con il direttivo, che c’è da ambo le parti la volontà di collaborare tant’è che entro pochi giorni dovranno consegnarci il progetto che vogliono realizzare nel nostro impianto.
Gli interventi di riqualificazione per avviare le attività non sono molti, dovranno effettuare la tradizionale messa in uso.
La loro intenzione è quella di aprire una scuola calcio che abbiamo chiesto di chiamare “Scuola calcio Rondissone” e di attivare una squadra delle giovanili, e questa per il momento porterà ancora il nome originale della società».
Magnone si dice fiducioso di questa collaborazione che nascerà, naturalmente sarà regolamentata da una convenzione attraverso la quale verranno definiti gli impegni di cui la società dovrà farsi carico.