Crescentinese tra multe e squalifiche, "Basta se no giocheremo a cancelli sbarrati"
Il presidente Cirillo è stufo di vedere provvedimenti del giudice sportivo a danno dei granata.
«Mi sono veramente stufato di leggere di multe e squalifiche, e i campionati sono di fatto appena iniziati. Mi rivolgo ad alcuni nostri tifosi e a certi tesserati: o si cambia registro o non ho nessun problema a far disputare le nostre partite casalinghe a porte chiuse. Perché a metterci la faccia, quando chiamata in causa, è sempre la società».
Crescentinese tra multe e squalifiche
«Mi sono veramente stufato di leggere di multe e squalifiche, e i campionati sono di fatto appena iniziati. Mi rivolgo ad alcuni nostri tifosi e a certi tesserati: o si cambia registro o non ho nessun problema a far disputare le nostre partite casalinghe a porte chiuse. Perché a metterci la faccia, quando chiamata in causa, è sempre la società».
Una presa di posizione ferma quella del presidente della Crescentinese Eugenio Cirillo, piuttosto adirato per dover leggere una settimana sì e l'altra pure di provvedimenti del giudice sportivo nei confronti della sua società. Nulla di scandaloso ovviamente, perché si parla di cose che accadono negli impianti sportivi e che ad ogni week end si ripetono puntualmente dovunque e in tutte le società. Però l'invito a darsi una calmata è sacrosanto dal momento che a mettere mano al portafoglio per pagare le multe federali è pur sempre la società.
"Basta se no giocheremo a cancelli sbarrati"
«Ma oserei dire che quello è quasi il meno – dice Cirillo – a me interessa che la Crescentinese non venga associata a certi comportamenti che poi possono leggere tutti sui comunicati. Uno degli ultimi parla di una porta di uno spogliatoio rotta in casa d'altri (protagonista in negativo l’Under 17 due week end fa ad Aosta ndr) e questo non è accettabile. A volte comunque non siamo noi a iniziare a comportarci male, come è successo nella partita che aveva giocato la prima squadra contro il Pollone, quando alcune ragazze legate alla squadra avversaria avevano affrontato dei nostri tifosi sugli spalti muso a muso dopo un rigore che forse non c'era, e da lì si era scatenato un parapiglia, con il cancello aperto che ci era costato una squalifica del campo per una giornata. Ma non dobbiamo assolutamente reagire, perché sono stufo di vedere squalifiche e multe da pagare, fossero anche 50 o 100 euro».
Sempre due week end fa, anche il sentito derby casalingo Under 19 contro il LG Trino ha avuto un suo seguito per cose evitabilissime accadute a fine partita a seguito di un’esultanza avversario eccessiva. In questo caso il campo della Crescentinese è però stato «solo» diffidato: «Anche lì leggo di provvedimenti a carico della nostra società e di alcuni tesserati, non sarà stato il massimo il comportamento altrui ma dovevamo pensare al nostro ed evitare di andare dietro a certi atteggiamenti quando la partita era già finita. Anche perché non mi va che ogni settimana si legga quasi un “bollettino di guerra” sui comunicati».
Da qui parte quello che è quasi un aut aut da parte dello stesso presidente Cirillo: «Non so fin dove potrò arrivare, sempre nei limiti previsti dalle norme di legge, ma se si va avanti così non ho problemi a chiudere le porte del campo sportivo nelle partite interne e non fare entrare il pubblico. Ne va del nome della società che si impegna e ci mette la faccia per fare giocare i ragazzi e di certo non fa una bella figura a vedersi multata o squalificata del proprio campo per certi comportamenti sbagliati. Ripeto, non è solo una questione di dover pagare le multe, ma di immagine che si dà verso l'esterno».