La Chivasso, anche Tacconi sostiene il progetto di Germani
Ex portiere della Juventus e della Nazionale, sempre pronto a regalare un tocco estroso in ogni suo intervento.
A supportare la voglia di rifondazione del La Chivasso accanto a Fabio Germani ecco arrivare niente meno che Stefano Tacconi, l’ex portiere della Juventus e della Nazionale, sempre pronto a regalare un tocco estroso in ogni suo intervento.
La Chivasso, anche Tacconi sostiene il progetto di Germani
A supportare la voglia di rifondazione del La Chivasso accanto a Fabio Germani ecco arrivare niente meno che Stefano Tacconi, l’ex portiere della Juventus e della Nazionale, sempre pronto a regalare un tocco estroso in ogni suo intervento. La conferma arriva da Tacconi stesso, che parla della presenza anche di altre persone in grado di appoggiare la nuova causa biancorossa. «Anche io supporto il salvataggio del La Chivasso assieme a Fabio Germani e a tanti altri nostri amici - sottolinea l’ex numero uno bianconero - mi raccomando, se siamo in tanti è meglio ancora». Si arricchisce di un ulteriore tocco vip dunque la vicenda della possibile rinascita del La Chivasso, che si sa che alla fine avverrà (impensabile che la città rimanga senza squadra per più di un anno), ma non si sa ancora per mano di chi. A fare parlare di sè sicuramente è la voglia di Germani, chivassese ed ex ultrà juventino, di contribuire a far rinascere una nuova società, con anche agganci prestigiosi quali ex dirigenti del pallone che conta della Serie A. Resta però il nodo della condivisione con il territorio, piuttosto fondamentale dal momento che alla fine da qualche parte il nuovo La Chivasso dovrà pur giocare e bisognerà stabilire una nuova concessione per l’utilizzo del «Pastore». Che in ogni caso chiaramente necessita di interventi per poter tornare ad essere una struttura appetibile per qualsiasi società sia che si tratti di Terza Categoria che di Eccellenza. A proposito di categoria.
La proposta di Bucci
La scorsa settimana ha chiarito le proprie intenzioni Andrea Bucci, altra figura in primo piano di questi tempi nei tentativi di far risorgere la squadra di calcio cittadina. «Il mio progetto non è rilevare la matricola del La Chivasso, ma ripartire da zero creando una nuova società. L’idea, per il primo anno, è partire solo con la Scuola Calcio: vedere i bambini che fanno attività fisica al Pastore. Poi, pian piano, si può provare a iscrivere la prima squadra alla Terza Categoria e magari una squadra giovanile» sottolinea Bucci, che aveva lanciato l’idea di un «azionariato popolare» per creare una base ed una nuova dirigenza. Non si parlerebbe dunque da subito di prima squadra, ma di un percorso a tappe partendo dal basso. Cosa che però dal punto di vista dell’immagine mal si sposerebbe con le necessità del La Chivasso di tornare presto alla ribalta. La vetrina di ogni società è infatti data da una prima squadra, nel bene o nel male proprio come si è visto recentemente dalle parti del «Pastore». E occorre considerare comunque il fatto che a Chivasso una presenza ci sia anche se sfumata (quella della de La Pianese) e con essa quella di alcuni dirigenti chivassesi (tra tutti il presidente onorario Libero Tubino).