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Libero Tubino lascia La Pianese

«Voglio disimpegnarmi da questa situazione, la società proseguirà sicuramente la sua storia anche senza di me».

Libero Tubino lascia La Pianese
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«Voglio disimpegnarmi da questa situazione, La Pianese proseguirà sicuramente la sua storia anche senza di me». Con queste parole Libero Tubino annuncia il suo addio a La Pianese.

Libero Tubino lascia La Pianese

«Voglio disimpegnarmi da questa situazione, La Pianese proseguirà sicuramente la sua storia anche senza di me». Con queste parole Libero Tubino, annuncia il suo addio a La Pianese, club del quale è stato presidente onorario negli ultimi anni della rinascita e che ha portato alla conquista dell’Eccellenza praticamente al primo colpo al termine della stagione 2017-2018. Tourbillon di emozioni dunque in poche ore per il club, dal momento che a precedere la scelta di Tubino era stata la decisione di non riprendere il campionato (il che comunque consentirà di conservare la categoria stante il blocco delle retrocessioni).

La situazione della società

Di seguito il pensiero sulla situazione generale dell’ormai ex patron de La Pianese: «In un momento in cui una Pandemia imperversa nel mondo, mettendo in ginocchio intere Nazioni a causa di un virus altamente infettivo che non riusciamo a debellare, costretti a lockdown ricorrenti per impedire gli assembramenti di massa che stanno minando l’economia mondiale, la Federazione Gioco Calcio ha deciso di riprendere il Campionato di Eccellenza - che rimane un campionato a livello dilettantistico, dandogli una rilevanza nazionale al pari di un campionato di professionisti - nota Tubino - i calciatori della Pianese, squadra che milita nel Campionato di Eccellenza, sono ragazzi che lavorano o studiano e non hanno contratti da calciatori professionisti, pertanto gli assembramenti che si verrebbero potrebbero provocare focolai di contagio tra i ragazzi e a loro volta nelle famiglie, nei posti di lavoro, nelle scuole. La Federazione prevede in modo corretto la messa in atto di una serie di procedure sanitarie e far eseguire da un Medico dedicato i tamponi per la diagnosi COVID-19 prima di ogni gara per evitare la diffusione del virus al pari delle Società professionistiche ma la “bolla protettiva” nella quale militano i calciatori di Serie A non ha impedito nemmeno a loro di essere vittime del virus. E allora in qualità di padre, di medico, di Presidente Onorario della Pianese Calcio mi chiedo come possiamo tutelare e preservare i nostri ragazzi e lo staff dalle molteplici situazioni che si verrebbero a creare, quali ad esempio nello spogliatoio, i viaggi in pullman, i pranzi, nella ripartenza del campionato?». Lo stimato professionista chivassese motiva dunque così la decisione presa: «Pertanto e peraltro ancora personalmente e con grande dolore e rammarico che sono costretto a fare un passo indietro. Ho vissuto una bellissima esperienza con la Pianese, come consulente medico di Torino e Juventus, conosco bene il mondo professionistico, la Pianese mi ha permesso di conoscere il mondo dilettantistico fatto di ragazzi entusiasti di giocare “il calcio” di persone dedite alla società e alla squadra e con loro ho condiviso passione, gioia e anche qualche delusione è stato per me un onore circondarmi di tanti amici e collaboratori e li ringrazio di cuore, un grazie particolare va ai ragazzi con i quali mi scuso ma questo nuovo calcio, in un momento così critico, difficile e pericoloso non mi appartiene più».

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