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Marco Lingua campione italiano a 46 anni

A Mariano Comense ha conquistato la maglia tricolore ed ora andrà in Coppa Europa con la nazionale

Marco Lingua campione italiano a 46 anni
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Marco Lingua campione italiano di lancio del martello, a 46 anni. Un titolo che dimostra che l’atletica non ha età.

Marco Lingua campione italiano a 46 anni

A Mariano Comense, dove era in programma il campionato italiano di lanci, il chivassese è riuscito a vincere con la misura di 71,04 metri, proprio all’ultimo tentativo.
Un risultato che gli permette di accedere di diritto con la nazionale alla prossima Coppa Europa, che si svolgerà tra due settimane a Leira in Portogallo.
Naturalmente grande il suo entusiasmo.

Le parole dell'atleta

«Non posso dire che me lo aspettavo, perché ogni gara è una cosa a sé, ma sto bene fisicamente, in queste settimane non ho mai avuto problemi ed in allenamento sono andato anche oltre i 74 metri. A Mariano Comense purtroppo non sono riuscito a trovare il feeling giusto con la pedana, ma nonostante questo sono riuscito a fare una misura che mi ha permesso di conquistare per l’ennesima volta la maglia tricolore, anche se proprio all’ultimo tentativo».

La storia sportiva di Marco Lingua merita certamente grande attenzione, l’atletica ed il lancio del martello, la sua specialità, sono per lui prima di tutto una grande passione. Ed è proprio perché alla base di tutto c’è questo spirito, questo atteggiamento, che i risultati continuano ad essere di questo livello. «Ricordo il primo titolo italiano che ho conquistato - ci racconta ancora -. Era il 2005 e oggi, a distanza di quasi vent’anni mi ritrovo ancora sul gradino più alto del podio. Sono molto felice perché tutto sta andando nel migliore dei modi, sto seguendo un’alimentazione adeguata, che mi ha permesso anche di perdere peso».

Lancio del martello

Il lancio del martello è una disciplina in cui occorre mettere assieme più aspetti: la forza certamente conta, ma non è tutto. Servono, velocità, tecnica e anche un’adeguata coordinazione. «Prima di un lancio in pedana bisogna essere in grado - aggiunge ancora il neo campione italiano - mettere insieme tutti questi aspetti. Certo, con il passare dell’età si rischia naturalmente di perdere qualcosa, soprattutto dal punto di vista della velocità, ma devo dire che fin da quando ero giovane proprio l’aspetto della velocità è sempre stato uno di quelli che ha caratterizzato le mie prestazioni. E dunque, ora, a 46 anni, continuo a poter contare su un adeguato livello. e questo mi sta permettendo di continuare a lanciare con queste misure».

Un risultato, quello conseguito da Lingua, che deve essere analizzato anche guardando al futuro. «Se cambiano le mie prospettive? Vedremo, certo è che se torno a lanciare misure come quelle che sto facendo in allenamento con stabilità, allora credo di poter riuscire a dire la mia anche in un ambito internazionale. Io continuo ad allenarmi sempre con la stessa passione e lo stesso metodo, curando ogni aspetto nei minimi particolari, poi vedremo quello che succederà. Come detto, ogni gara ha sempre una sua storia, ma lanciando in allenamenti misure attorno ai 74 metri, la prospettiva dovrebbe poi essere quella di poter allungare anche a 75-76 metri in competizione. Ci vuole però il giusto feeling con la pedana, ci vogliono le giuste sensazioni che non sempre si riescono a trovare. Io ce la metto tutta».
Marco Lingua, dunque, oggi può tranquillamente essere definito un campione senza età, che in oltre vent’anni di carriera ha incontrato lungo la sua strada più generazioni di atleti, riuscendo a togliersi delle bellissime soddisfazioni. La maglia della nazionale italiana, prima di tutto, l’emozione di poter difendere i colori del tricolore, ma anche la gioia e l’orgoglio di essere riuscito a raggiungere quello che per tutti gli sportivi è il sogno più grande, ovvero la partecipazione ai giochi olimpici ed il poter competere, nella manifestazione più importante al mondo, con quelli che sono i migliori specialisti.

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