l'intervista

Marco Lingua vuole provarci: «Le Olimpiadi di Tokyo nel mirino»

Il martellista chivassese è ancora il migliore in Italia.

Marco Lingua vuole provarci: «Le Olimpiadi di Tokyo nel mirino»
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Le Olimpiadi di Tokyo nel mirino di Marco Lingua. Il martellista chivassese ha chiuso il 2020 confermandosi, a 42 anni compiuti, ancora il migliore in Italia.

Lingua vuole andare alle Olimpiadi

L’appuntamento a cinque cerchi della prossima estate è ancora parecchio lontano. Rispetto alle sue attuali misure Lingua dovrebbe riuscire ad allungare la gittata del suo martello almeno di un paio di metri, ma crederci è comunque importante. Avere un obiettivo come la partecipazione alle Olimpiadi è certamente uno stimolo.

L'intervista a Lingua

«Ci proverò - conferma lui stesso -. Mi sono sempre allenato con costanza e determinazione e continuerò a farlo, cercando di allungare le misure dei miei lanci. Certo, non sarà semplice, ma voglio assolutamente provarci. Le Olimpiadi sarebbero alla mia età un traguardo eccezionale».
Dal prossimo mese di febbraio finalmente dovrebbero ripartire anche le gare. «Speriamo davvero - aggiunge ancora il martellista chivassese .
Nell’anno che, ormai, si sta per concludere le soddisfazioni per Marco Lingua non sono mancate. Oltre alla conferma del titolo nazionale, infatti, è arrivata anche la prestigiosa vittoria in un meeting internazionale di grande prestigio che si è disputato in Africa. «Ho avuto poi modo di prendere parte ad altri meeting in Europa».

Il sogno di una vita

Per un atleta le Olimpiadi rappresentano sicuramente il sogno di una vita. Lingua ha già provato l’emozione di vivere da protagonista questo momento, per ben due volte, a Pechino ed a Rio de Janeiro. Certo è che ora, un’eventuale terza partecipazione in Giappone arriverebbe, a 42 anni compiuti, , a coronamento di una carriera che è stata caratterizzata da tanti risultati di grandissimo prestigio, sia a livello nazionale che internazionale, in una specialità certamente non tra le più semplici.
L’auspicio è che possa migliorare anche la situazione legata al Covid ed alla pandemia, per permettere un graduale ritorno verso la normalità, fatto questo che porterebbe più tranquillità rispetto ad ora anche nel mondo dello sport, che ha avuto parecchie ripercussioni.

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