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Silvia, campionessa di sci e di vita: Mai arrendersi, il suo motto

Silvia Morselli in Panico protagonista.

Silvia, campionessa di sci e di vita: Mai arrendersi, il suo motto
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La montagna è sempre stata una grande passione. Lo sci il leitmotiv della sua vita. Sport che Silvia Morselli condivide con il marito, l’oculista Claudio Panico e i figli. Nonostante la vita l’abbia messa di fronte a una dura battaglia, contro un male subdolo che ti priva di ogni energia, lei non si è arresa.

Silvia, campionessa di sci e di vita

Sci in spalla, anche quest’anno ha affrontato con grinta e determinazione sia il Campionato mondiale che quello italiano. Ed è riuscita a strappare buoni piazzamenti.
Ci racconta: «Dal 14 al 19 marzo si sono svolti i campionati del Mondo di Sci Alpino a Saint Moritz. Alla competizione erano presenti 16 nazioni. In rappresentanza della Valle D’Aosta 10 atleti, tra cui io.
La competizione è stata di altissimo livello tecnico. Gli atleti presenti provenivano da squadre Nazionali o da comitati».

L'intervista

Come è stato il primo giorno di gare?
«E’ stato emozionante. Presentarsi alla partenza con le palpitazioni a 1000 pensando ce la farò? Ma, quando si apre il cancelletto ogni dubbio, timore, emozione scompare e fa posto alla voglia irrefrenabile di farcela.
Il primo giorno ho affrontato una Super G molto impegnativo e con condizioni meteorologiche avverse e ho portato a casa un ottavo posto. Certo se penso al livello sono stata bravina, ma come dico io si poteva fare meglio».
Dal suo sguardo trapela tutta la felicità per questa avventura vissuta con tanta grinta: «Il secondo giorno ho affrontato un entusiasmante Slalom speciale e ottenuto un decimo posto, infine anche nella terza gara un Gigante mi sono piazzata al decimo posto. Certo poteva andare meglio, ma la mia forma fisica provata dalle chemioterapie non mi ha permesso di fare di più».
Felice?
«Si perché ho dato il meglio. Ho avuto l’onore di gareggiare con donne di altissimo livello e nonostante tutto io c’ero. Anche nei momenti di stanchezza e sconforto ho creduto in me stessa e sul fatto che potevo farcela perché combatto ogni giorno per distruggere questa malattia infernale che mi ha già portato via tante amicizie».
Il podio l’ha raggiunto al campionato italiano: «In Val D’Ultimo alle finali di Coppa Italia ho conquistato 3 splendidi terzi posti».
Che ricordi lasciano queste due competizioni?
«Ho conosciuto delle persone splendide che mi hanno aiutato a passare momenti difficili, che mi hanno resa più forte e insegnato a guardare sempre al domani con positività».
Adesso un po’ di sano e meritato riposo?
«Ma senza fare nulla non ci so stare e quindi ho deciso di candidarmi con la mia amica di sempre Clara».

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