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Titolo italiano per il chivassese Daniele De Marzo

"Ora parteciperò di nuovo alle selezioni per la maglia azzurra"

Titolo italiano per il chivassese Daniele De Marzo
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Un altro grande risultato per lo sport del chivassese. E’ quello che è stato conquistato da Daniele De Marzo, classe 2008, che ha  ottenuto il suo secondo titolo nazionale di kickboxing a Capurso, in provincia di Bari.

Titolo italiano per il chivassese Daniele De Marzo

Una vittoria arrivata grazie ad un’attenta preparazione che Daniele ha seguito assieme al team al suo fianco. «Un risultato che mi rende orgoglioso. Il mio maestro Marco Franza, il maestro Armando Carvelli, i miei compagni di squadra, tutti erano fieri di me, e io fiero di essere il loro allievo. Perché nel nostro sport, non si vince da soli. Si cresce insieme, giorno dopo giorno. È questo il bello della kickboxing: ci si migliora allenandosi insieme, spingendosi l’un l’altro a essere ogni giorno più forti. Ora parteciperò di nuovo alle selezioni per la nazionale. E nel caso dovessi essere preso, parteciperò ai Mondiali Wku in Germania, sempre quest’anno. Il 2025 sarà l’anno della rivincita e, qualunque strada prenderà il mio cammino, sarò pronto a dare tutto. Al momento il mio score è di 7 vittorie e 1 sconfitta. Ma quella sconfitta, avvenuta a Courmayeur, che io non definisco nemmeno una vera sconfitta. È stato un match bellissimo, tirato fino all’ultimo. L’avversario era forte, ma io sentivo di essermi imposto di più. Ovviamente, nel nostro sport, a decidere sono i giudici, e bisogna accettarlo. La sconfitta fa parte della vita, anche i più grandi l’hanno conosciuta. Quella sconfitta non mi ha fatto indietreggiare, anzi: ha alimentato ancora di più il mio sogno di diventare un fighter professionista. Un sogno che tengo vivo ogni giorno. Mi piacerebbe, un domani, aprire una palestra, diventare maestro, ma soprattutto arrivare ai piani alti della kickboxing. Credo davvero che sia possibile: con allenamento, forza di volontà e fiducia in se stessi, si può arrivare lontano. Per il momento, chiudo questa stagione con 7 vittorie e 1 sconfitta. E so che l’anno prossimo mi aspetteranno molti altri match, ancora più importanti. Ringrazio tutte le persone che amo, il mio team, i miei maestri, i miei compagni. Il ring è fatto di sacrifici, ma anche di persone. E se oggi sono qui, è anche grazie alle persone che mi amano».
Una vittoria, quella di De Marzo, arrivata per lui in una specialità nuova, il «contatto pieno».

Il suo racconto

«Dopo la sistemazione in hotel - racconta ancora - andiamo subito alla pesatura: 63,5 kg spaccati. Ma scopro che la mia categoria è stata annullata, e vengo inserito nei 67 kg. Un salto di categoria, ma non mi importava. Avevo una sola cosa in testa: vincere. Sabato, primo giorno di gara. Entro nel palazzetto con il mio attuale maestro Marco Franza e tutto il team del Dojo Miura. Vengo messo direttamente in semifinale, a causa di alcune assenze e del mio score positivo. All’inizio ci rimango male: volevo combattere di più. Ma salgo comunque sul ring determinato. Il mio avversario è siciliano, molto bravo, ma non basta. Vittoria per decisione unanime: tutti i giudici d’accordo. La finale, domenica, è qualcosa che non dimenticherò mai. Entro nel palazzetto in uno stato di totale concentrazione, come se fossi sotto una campana di vetro. Avevo paura, non dell’avversario, ma del rischio di non riuscire a dimostrare tutto ciò che avevo costruito con mesi di sacrifici. Poi il match comincia, e tutto si allinea. Ogni colpo ha un senso, ogni movimento è preciso. Vinco. Ancora una volta. Campione italiano per la seconda volta consecutiva, ma stavolta nel contatto pieno».

Una passione che si porta avanti da bambino

La passione per il kickboxing è cominciata per Daniele da bambino: «a quattro anni, misi piede per la prima volta in un dojo, a Brandizzo, sotto la guida del maestro Armando Carvelli. Quella scelta ha cambiato la mia vita. All’inizio era un gioco, ma col tempo ho iniziato a prendere sul serio ogni allenamento. Intorno agli 8-9 anni capii che questa disciplina mi piaceva davvero, e che forse ci sapevo anche fare. Così iniziai i miei primi match nella specialità del light contact, dove il colpo deve essere controllato e preciso. Anno dopo anno sono cresciuto: ho conquistato vittorie, titoli regionali e interregionali, migliorando sempre di più. Uno dei momenti più importanti del mio percorso è stato il conseguimento della cintura nera di primo grado, a febbraio 2021. Avevo circa 14 anni, ed è stato il primo vero passo verso un sogno più grande: un giorno diventare maestro e trasmettere quello che ho imparato».