Visitare Arbatax in un giorno: itinerario e piatti tipici
Arbatax è l’unica frazione del comune di Tortolì, in provincia di Nuoro, precisamente situata lungo la costa orientale della Sardegna, a sud del golfo di Orosei. Seppur si tratti di una zona molto piccola, nel suo territorio sono concentrate diverse bellezze da ammirare, come le distese d’acqua limpida e le spiagge finissime ed incontaminate, i paesaggi rustici, le antiche rovine che permettono di comprendere al meglio la storia dell’Isola. Proprio per queste sue caratteristiche, anche ben valorizzate dall’amministrazione locale senza denaturarle, ogni anno attrae diversi turisti da tutta Italia e non solo.
Come arrivare ad Arbatax
Una prima opzione per raggiungere Arbatax è l’aereo. L’aeroporto di Cagliari dista 140 km circa da questa località, ed offre diversi collegamenti con i maggiori aeroporti di Italia ed europei. Dallo scalo, poi, si può noleggiare un’auto, oppure prendere un autobus o un taxi. Un’alternativa particolarmente comoda è il collegamento via mare. Il porto di Arbatax, infatti, è uno dei maggiori punti di sbarco dei turisti da tutta la Sardegna. Le navi che collegano la zona alla penisola partono in genere da Genova o da Civitavecchia. Il costo del traghetto da Genova ad Arbatax potrebbe variare a seconda del periodo di prenotazione.
Visitare Arbatax in un giorno
Per visitare Arbatax in una sola giornata è consigliabile svegliarsi presto in modo da iniziare il proprio itinerario dopo aver fatto colazione. Nelle vicinanze del porto vi è la Torre di Arbatax, edificata sulla costa a protezione della città dalle incursioni dei mori. Da qui è possibile proseguire per raggiungere i famosi scogli rossi, un monumento naturale di porfido, dove è stata ambientata anche la scena finale della pellicola “Travolti da un insolito destino” di Lina Wertmüller (1974). A poca distanza è possibile giungere a Capo di Bellavista, che ospita un faro ancora oggi in funzione. Se avanza del tempo, ci si può spostare al Parco Naturale Bellavista, che ospita numerose specie di animali custodite in libertà e semilibertà. Nel pomeriggio, ci si può poi rilassare a mare, in una delle tante spiagge della zona, tutte caratterizzate da acque trasparenti. Vicino alla spiaggia di Porto Frailis, poi, c’è la Torre di San Gemiliano, una fortificazione risalente all’alto medioevo, facente parte del sistema difensivo posto sulla costa sarda e creato come punto di avvistamento e di comunicazione contro gli attacchi nemici. Per trascorrere la sera, si può cenare in uno dei ristorantini nei pressi del porto e passeggiare poi nei dintorni.
Cosa mangiare ad Arbatax
I piatti tipici di questa località sono legati alla tradizione enogastronomica dell’isola. È possibile gustare sia manicaretti a base di pesce che piatti di terra, realizzati con prodotti locali. Tra i piatti tipici sicuramente è necessario menzionare i culurgiones, i ravioli ripieni di formaggio sardo e patate; il maiale, chiamato “porceddu” in sardo, la selvaggina ed altra carne arrosto; la coccoi prena, ovvero una sorta di focaccia/tartina con ripieno di patate, menta e pecorino sardo; sa trattalia, ovvero una treccia realizzata con intestino di capretto o agnello e cotta allo spiedo; malloreddus, una sorta di gnocchetti rigati dalla forma a conchiglia, serviti in genere con un sugo di carne; spaghetti con bottarga o ricci di mare; is pardulas, dolcetti realizzati con ricotta di pecora ed un aroma di limone.