momento di fede

La comunità rivive la passione e morte di Gesù IL VIDEO

Una Via Crucis figurata con 144 protagonisti

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La comunità di Borgo Revel di Verolengo ha vissuto la Via Crucis figurata con 144 protagonisti nella serata di venerdì 24 marzo.

La comunità rivive la passione e morte di Gesù

E' stata realizzata la seconda edizione della narrazione figurata del processo, passione e morte di Gesù. Il momento narra la passione di Gesù Cristo. Ad interpretarlo sono stati attori di ogni età, abitanti della frazione, amici, simpatizzanti e fedeli che, come lo scorso anno, si sono preparati nel corso dei mesi passati. Persone che hanno accolto l'invito del proprio parroco don Valerio D’Amico e di Elisabetta Acide.

Un momento di grande fede che la frazione ha voluto vivere. Tante le emozioni che grandi e bambini hanno vissuto con questa via Crucis durante la quale è stata sottolineata l'importanza del camminare insieme del condividere con la comunità. Numeroso il pubblico.

«Dalla Casa di Betania al Golgota»

La scelta di questa via Crucis, è stata davvero sinodale, fatta costruendo e meditando le stazioni della tradizionale via dolorosa, ma reinventandole alla luce di quel cantiere che racconta un’amicizia, un miracolo, un percorso di fede e di conversione.

Molti i partecipanti all'incontro per vivere con consapevolezza l'evento che ha visto oltre 144 figuranti, di tutte le età, riuniti per ripercorrere gli ultimi momenti di vita di Gesù.

Una lunga preparazione

Lunedì 6 marzo 2023 la comunità si era ritrovata in chiesa parrocchiale per prepararsi a questo momento.

«Una serata di presentazione, ma anche una serata di formazione per tutti i partecipanti in qualità di figuranti, per vivere in modo comunitario quello che non vuole essere solo un "evento", ma una tappa di un percorso» spiega Elisabetta Acide. Un cammino insieme, inizialmente incerto, a tratti faticoso, ma fatto anche di gioia, di condivisione, di percorsi e di passi comunitari, come quello della via Crucis, messa in scena per il secondo anno consecutivo, in quel “cantiere” di sinodalità.

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