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Ramadan finito, ora serve un luogo di culto I VIDEO

In via Italia a Chivasso, decine di fedeli hanno affollato la sala del centro culturale At-Tawhid

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Ramadan, venerdì 21 aprile giornata di festa (nonostante il maltempo che ha impedito che la cerimonia si svolgesse al Parco del Mauriziano) per la comunità islamica chivassese che ha celebrato l’Eid al-Fitr.

Ramadan, la festa

guidato da Abdelhak Ben Cherqui, referente dell’associazione «Uniti per l’integrazione», alla presenza dell’Imam Hakim Moustafa e di Giovanni Scinica in rappresentanza dell’amministrazione comunale.
Grande partecipazione anche presso il centro Dar Annour di via Po, dove hanno portato i saluti l’assessore Fabrizio Debernardi, il presidente del Consiglio Comunale Alfonso Perfetto, la consigliera Cristina Varetto e il sindaco di Cavagnolo Andrea Gavazza.
Anche se la comunità è al lavoro per trovare nuovi spazi (in cantiere anche una scuola), è innegabile la necessità di un luogo di culto in grado di contenere i sempre più numerosi musulmani chivassesi.

Che cosa significa

Durante il mese del Ramadan i  musulmani  digiunano dall’alba al tramonto. Questo vuol dire astenersi dal bere, dal mangiare, dagli atti immorali e dalla collera. Durante questo periodo sacro vengono incoraggiate ancora di più adorazioni come la preghiera, la lettura del Corano e la carità. In genere dura 29 o 30 giorni e il periodo in cui cade varia ogni anno. Questo perché dipende dal calendario lunare, che è di circa 10 o 11 giorni più corto rispetto al calendario normalmente usato. Il digiuno inizia all’alba dopo un pasto,  poi viene recitata  la preghiera mattutina del Fajr. Il digiuno viene interrotto al tramonto, attraverso un altro pasto (Iftar), che precede il Maghreb, quarta preghiera del giorno.

 

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