La polemica

Nucleo Ispettori Ambientali, i dubbi della minoranza

Sarà presto operativo nel capoluogo e nelle frazioni allo scopo di individuare e sanzionare irregolarità nel conferimento dei rifiuti.

Nucleo Ispettori Ambientali, i dubbi della minoranza
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Il Corpo Nucleo Ispettori Ambientali sarà presto operativo nel capoluogo e nelle frazioni allo scopo di individuare e sanzionare irregolarità nel conferimento dei rifiuti. Una decisione della maggioranza che suscita polemiche tra le fila della minoranza.

Nucleo Ispettori Ambientali, i dubbi della minoranza

Così dichiara Giuseppe Ferrero facendosi portavoce dell’intero gruppo di minoranza “Caluso per un futuro Comune”:

«Torniamo al tema rifiuti  abbiamo appreso in questi giorni che la maggioranza consigliare ha deciso di affidare a una società di vigilanza privata di Burolo il servizio, per un valore complessivo di 5.000 euro e che partirebbe nei prossimi giorni e terminerebbe a fine anno, dicono in via sperimentale, per la sorveglianza sull’abbandono e il non corretto conferimento dei rifiuti.

Inoltre, questa società di vigilanza privata di Burolo installerebbe anche delle fototrappole per individuare le persone che non eseguono correttamente il conferimento dei rifiuti. Allora, premesso che sul tema fototrappole e telecamere noi l’abbiamo detto, lo ribadiamo da tempo, siamo d’accordo perché è necessario purtroppo arrivare anche a individuare le persone che non conferiscono correttamente o abbandonano i rifiuti in questo modo.

Il costo complessivo, l’ho detto prima è di 5mila euro e sarà in via sperimentale per i prossimi mesi dell’anno e le persone di questa società gireranno in divisa, saranno armati e potranno sanzionare.

La domanda che ci facciamo è questa: non c’erano vie alternative allo spendere cinquemila euro? Perché ad esempio non prendere in considerazione le GEV (Guardie Ecologiche Volontarie) di Città Metropolitana, che già operano sul territorio, ad esempio nel Parco del lago di Candia? Sono in divisa e possono sanzionare. Ovvio che bisogna capire bene con loro quante ore e come operano.

La stessa cosa vorremmo capire da questa società privata di Burolo, come si svolgerà il loro lavoro, quante ore alla settimana, in che fascia oraria. Poi il problema che si pone non è solo quello importante dell’abbandono dei rifiuti fuori dai cassonetti nelle isole ecologiche, che non dimentichiamoci, vanno a finire nell’indifferenziata e di conseguenza nell’inceneritore del Gerbido e paghiamo tutti.

Queste persone con le fototrappole possono individuare chi abbandona, ma come potranno quando io vado a conferire la plastica nei cassonetti, controllare la purezza della mia plastica, la purezza del mio organico? Sappiamo che con la plastica si sono posti dei problemi nei mesi scorsi perché, quando si supera il 22% di impurità nella plastica, questa purtroppo non va a essere differenziata, ma va nell’indifferenziata.

Allora, qui subentra un problema, che non è sufficiente la repressione, che ripeto è importante, ma che diventa illusorio perché non si può mettere un carabiniere dietro a ogni cittadino, ma questo deve essere accompagnato con la sensibilizzazione, l’informazione costante, settimanale, partendo dalle scuole, usando tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione per informare, per persuadere i cittadini.

Ripeto, il problema non è soltanto l’abbandono fuori dalle isole, il problema è anche la purezza di quanto si conferisce nella differenziata. Per tornare al costo che avrà questa società, che è di 5mila euro, ricordo che le GEV sono volontari, sono in divisa e possono sanzionare, loro costerebbero a grandi linee circa 2mila euro l’anno perché giustamente si fanno pagare la benzina.

Allora mi chiedo, le GEV sono state contattate? O altri gruppi di volontari che operano in provincia? C’è un gruppo che opera in Canavese, che ha sede a Rivarolo e ha fatto recentemente una convenzione con il Comune di Ivrea in questo campo. Ripeto, noi non abbiamo pregiudizi o preclusioni, però ci pare che operare semplicemente nella repressione sia un po’ illusorio, se non si portano avanti l’informazione e la sensibilizzazione quotidiana.

Noi siamo in attesa di capire come si svolgerà il tutto. Chiudo dicendo che naturalmente tutto si è svolto senza un minimo di collaborazione con la minoranza, noi purtroppo apprendiamo sempre dopo quello si è già deciso, cioè tavoli programmatici di confronto non ci sono stati e non ce ne sono, dove poter dire la nostra, poi ovviamente chi ha la maggioranza decide».

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