«Nei giorni scorsi ho saputo che un mio compagno di scuola, da anni mai più visto, era ospitato nella Residenza per Anziani Eugenio Clara di Chivasso e sabato sono andato a trovarlo».
Inizia così la lettera che Beppe Brucco, giornalista e architetto in pensione, ha voluto inviare alla nostra redazione per segnalare un problema sicuramente rilevante per moltissimi cittadini.
La proposta: un “porticato” per l’Opera Pia Clara
«Pur abitando in città – scrive Brucco – era questa la prima volta che entravo in questa importante struttura assistenziale in cui possono vivere oltre 70 persone di una certa età.
Ambiente pulito, operatori gentili, andai nel cortile munito di alcune pergole che offrivano il riparo dal sole dove molti pazienti, in mezzo ai fiori, stavano chiacchierando con i loro parenti durante l’orario per le visite.
Ricordando i bei tempi passati insieme quando eravamo irruenti ragazzini, fu un incontro commovente ma alle mie domande, mi spiegò anche come trascorreva il tempo in questa struttura con alcuni suoi problemi.
Uno di questi è che quando non piove si può stare in cortile all’aria aperta, ma basta anche solo una pioggerellina che si deve stare tutti rinchiusi al piano terra o nel salone sito nell’interrato.
Ma come è mai possibile possa capitare un inconveniente del genere in un importante edificio sociale ristrutturato completamente soltanto una ventina di anni fa?
Seppur senza le odierne comodità, la nostra antica cultura è facilmente riscontrabile nei chiostri delle Abbazie come quella di Vezzolano ed anche nelle vecchie case dove sia i ricchi quanto le persone più umili dopo una giornata di lavoro si rasserenavano sotto un bel porticato.
Nel limite del possibile, si è sempre cercato di soddisfare le esigenze essenziali: il benessere fisico e spirituale umano è sempre stato altamente considerato, specialmente per le persone anziane dopo aver trascorso una vita di intenso lavoro. Stranamente, questa importante necessità non è stata considerata in questo insediamento chivassese. Non fu infatti previsto alcun portico per permettere agli anziani ospiti di poter assaporare la fresca aria giocando a carte durante le lunghe e piovose giornate primaverili ed autunnali. Ma siamo ancora in tempo per rimediare: ho visto che è possibile trovare una soluzione aggraziata e senza spendere troppo denaro.Utilizzando principalmente strutture lignee, è possibile realizzare un porticato sulla parete di uscita verso il cortile che permetterà agli anziani ospiti di vivere serenamente le giornate all’aria aperta senza costringerli ad essere ammassati negli spazi comuni o nelle loro stanze quando piove.
Ho solo 80 anni ed ho ancora un mucchio di cose da fare, ma ci sono».