La Mahle chiuderà gli stabilimenti. Dramma per 400 a Saluzzo e La Loggia
La storica azienda tedesca orientata a delocalizzare per scarsi margini di guadagno. Lavoratori pronti alle barricate
Dramma dell’occupazione a Saluzzo e La Loggia (Comune nella Città metropolitana di Torino vicino a Moncalieri).
Azienda storica
Da questa mattina mercoledì 23 ottobre 2019 400 lavoratori della Mahle di La Loggia e Saluzzo stanno protestando davanti alla sede dell’Unione Industriali a Torino. Si sta vivendo il dramma della possibile chiusura dello stabilimento. La notissima azienda, che produce pistoni diesel, non aveva ancora comunicato nulla al riguardo ma l’allarme è scattato quando alcune indiscrezioni hanno cominciato a diffondersi. Il calo delle vendite del prodotto non è una novità ma l’aggravarsi della situazione sarebbe dovuto a un’altra motivazione quello del costo della manodopera e margini di guadagno ridotti.
Delocalizzazione per scarsi margini di guadagno
Dall’incontro è emersa infatti la decisione di delocalizzare la produzione. Questo comporterebbe la chiusura degli stabilimenti di La Loggia e Saluzzo. Dopo circa due ore di riunione all’Unione industriali di Torino, i vertici del gruppo Mahle hanno confermato l’intenzione di chiudere le produzioni in Italia e delocalizzare all’estero. Secondo le prime indicazioni, la motivazione sarebbe da ricondurre nella scarsità di margini di guadagno della proprietà. Le scelte produttive si concentrerebbero in Spagna, Polonia e Turchia. I sindacati hanno fatto muro respingendo le ipotesi di chiusura.
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