CHIVASSO

Caso La Torteria, insulta chi indossa la mascherina ma poi la mette anche lei

Intanto la città è diventata lo zimbello d'Italia dopo la trasmissione Le Iene. 

Caso La Torteria, insulta chi indossa la mascherina ma poi la mette anche lei
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Caso La Torteria, insulta chi indossa la mascherina ma poi la mette anche lei. Intanto la città è diventata lo zimbello d'Italia dopo la trasmissione Le Iene.

Caso La Torteria, Chivasso lo zimbello d'Italia

Da Città della Lancia, dei Nocciolini, del Beato Angelo Carletti e (perché no) di Simona Ventura, a zimbello d’Italia. Non ci sono parole per descrivere lo sconforto che la maggior parte dei chivassesi hanno provato la scorsa settimana dopo il servizio che la trasmissione «Le Iene» ha dedicato a Rosanna Spatari e alla sua Torteria, ormai divenuto ritrovo per negazionisti di ogni tipo.
Il locale continua ad essere sotto sequestro, e sabato scorso all’aperitivo dissidente si sono presentate appena una quindicina di persone. Ma nelle immagini, le piazza piena era quella dei giorni immediatamente successivi alla chiusura disposta dal Tribunale di Ivrea.
Ventidue minuti di «delirio», tra insulti di ogni genere alle forze dell’ordine, personaggi convinti che ci siano persone pagate per dire che i propri parenti siano morti per Covid, altri che sostengono che Bill Gates paghi donne nei paesi del terzo mondo per rimanere incinte per poi usare i feti (vivisezionati) per fare i vaccini, e che lo stesso sia stato condannato a morte.
Storie assurde (negate poco dopo) che si rifanno a quelle di QAnon, teoria della cospirazione americana di estrema destra.
E proprio «Q» (utente anonimo della piattaforma 4chan, che a partire dall'ottobre 2017 ha iniziato a rilasciare presunte informazioni riservate relative a operazioni segrete del governo americano per disarticolare il Deep State) ieri sera, martedì 25 maggio era atteso in una diretta con «Zainz», al secolo Achille Ziano, residente in Canavese, che in uno spezzone del servizio è stato tra i protagonisti di uno degli episodi più contestati.
L’inviato Gaston Zama, infatti, stava intervistando alcuni ragazzi (nella foto, muniti di mascherina e contrari alla protesta di Spatari) che stavano assistendo alla scena.
Pietro Marino ha fatto in tempo a dire «Ci vergogniamo che la nostra città sia famosa per questo dovrebbe essere famosa per altro» che alle spalle di Zama è apparso proprio «Zainz», che dopo essere rimasto ad ascoltare il racconto dei ragazzi (poco più che ventenni, e tutti con genitori colpiti dal Covid in modo anche grave), ha detto «Qui siamo in venti mila secondo me è meglio che ti calmi», per poi negarlo un secondo dopo.
Sempre i ragazzi sono stati vittima di una seconda aggressione, più subdola, sui social, da parte di chi ha cercato di delegittimarli in ogni modo.

L’interrogazione parlamentare

Come se non bastassero le «Iene», il caso Torteria ha assunto rilevanza nazionale grazie all’interrogazione parlamentare a risposta scritta (indirizzata al premier Draghi e al ministro dell’Interno Lamorgese) presentata da Sara Cunial, deputata eletta nel M5S e ora nel gruppo misto.

Ecco il testo:

«Il locale denominato “La Torteria Caffetteria” di Chivasso, è stata al centro della polemica negli ultimi mesi a causa della resistenza della proprietaria alle restrizioni imposte dalle autorità, per la chiusura del suo locale a causa dell'emergenza
sanitaria. La Torteria di Chivasso non ha mai chiuso e non si è mai arresa a decreti del Presidente del Consiglio dei ministri e divieti, nonostante le quasi 150 multe e la chiusura del locale, il 15 gennaio 2021, in occasione della manifestazione politica #loApro.
Per Rosanna Spatari, la titolare, “Impedire ad un lavoratore di lavorare è anticostituzionale, ed è tutelato dall'articolo 1 e 41 della Costituzione”. Il 22 aprile 2021 il sindaco di Chivasso, Claudio Castello, chiede alla Prefettura il provvedimento che dispone la sospensione della licenza o una chiusura prolungata. Il locale, il giorno dopo, riceve la notifica del provvedimento di chiusura disposto dalla prefettura per la durata di cinque giorni: ovvero il quinto ordine di chiusura ricevuto in questi mesi dalla titolare del locale. Rosanna ha dichiarato: “Sono arrivati 23,30 e io ero ancora in negozio (perché ormai qui, a casa non ho la luce. Chiaramente io non chiuderò mai. darò i nessun tipo di potere al prefetto. Io ho presentato le mie denunce in Procura”. A seguito di questo episodio Rosanna inaugura l'aperitivo disobbediente, a cui aderiscono molte persone. L'aperitivo disobbediente si trasforma presto in un sit-in di protesta politica, tanto che alcuni partecipanti, il 25 aprile 2021, giorno simbolico della Liberazione nazionale dal nazifascismo, sono stati identificati a distanza e destinatari di contravvenzione per l'inosservanza alle prescrizioni anti-COVID. Contro la Torteria si schiera anche l'associazione di categoria Ascom che, a parere dell'interrogante, invece di difendere i diritti dei suoi Associati, li discrimina per la loro posizione politica, a favore di “commercianti e ristoratori ubbidienti” come vengono definiti dalla presidente Maria Luisa Coppa. Si ricorda che lo statuto di Ascom recita, all'articolo 4, lettera b), che “il pluralismo delle forme di impresa quale conseguenza della libertà politica ed economica, e fonte di sviluppo per le persone, per l'economia e per la società civile”, è un principio e valore ispiratore.
(...) La denuncia della titolare narra che tutto è avvenuto per punire chi non si adegua ed obbedisce.
(...) A parere dell'interrogante, questo clima punitivo nei confronti dei disobbedienti riporta il Paese ad un clima che richiama il fascismo».
Fatte queste premesse, Cunial vuole sapere «Se il Governo, alla luce della vicenda che rivela un profondo malessere e forti criticità anche dal punto di vista della tutela di diritti fondamentali, anche in considerazione delle modalità con cui è stata condotta l'operazione richiamata in premessa, non intenda riconsiderare le misure di contrasto al COVID-19».

Insulta chi indossa la mascherina ma poi la mette anche lei

Intanto nei giorni scorsi la titolare dell'attività Rosanna Spatari è stata "avvistata" in un negozio. E, nonostante lei abbiamo insultati tutti coloro che indossavano le mascherine dicendo addirittura che era anti costituzione, lei stessa la indossava.

Un fatto che non è passato inosservato tant'è che sui social si sono scatenati i commenti di coloro che da mesi ormai contestano le sue azioni e gli aperitivi disobbedienti.

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