CALUSO

Freddo e bagni rotti a scuola, gli studenti del Martinetti in sciopero LE FOTO

L'Ente competente della manutenzione della struttura è Città Metropolitana

Freddo e bagni rotti a scuola, gli studenti del Martinetti in sciopero LE FOTO
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Le temperature nelle aule dell'Istituto Superiore Piero Martinetti di Caluso sono inaccettabili, così come le condizioni dei servizi igienici. Ecco perché gli studenti stanno scioperando.

Freddo e bagni rotti a scuola

Le temperature nelle aule dell'Istituto Superiore Piero Martinetti di Caluso sono inaccettabili, così come le condizioni dei servizi igienici. Il freddo è padrone delle classi dove gli infissi sono ormai obsoleti, gli spifferi sono ormai una costante con la quale allievi e docenti devono fare i conti.

Per non parlare delle condizioni dei servizi igienici, anche quelle precarie.

Problematiche sottolineate già a Città Metropolitana di Torino competente della manutenzione dello stabile che ospita, ogni giorni, centinaia di studenti provenienti non solo dal Canavese ma anche da tutto il Chivassese e dal Vercellese.

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Sciopero

Così oggi, giovedì 7 dicembre, sono tantissimi gli studenti che hanno deciso di manifestare la propria contrarietà a questa situazione. Studenti stanchi di dover seguire al freddo le lezioni, di dover stare in classe vestiti come se fossero in montagna.

L'intervento della dirigente

Dalla dirigente Katia Milano è arrivato un comunicato in merito alla posizione dell'Istituto:

Premesso che il benessere degli studenti è, accanto all’efficacia del loro apprendimento, una delle priorità dell’Istituto, e che non si intende mettere in dubbio la loro percezione delle cose né la loro libertà di esprimerla, in merito alla manifestazione svoltasi in data odierna corre l’obbligo di condividere di seguito alcune necessarie precisazioni, anche a correzione di generalizzazioni e inesattezze che sono state riportate negli articoli pubblicati on-line in data odierna.
Il sistema di riscaldamento presenta annose criticità, che vengono immediatamente segnalate alla  Città Metropolitana di Torino, ente proprietario dell’immobile al quale è in capo la competenza della struttura e degli impianti, nel momento in cui si verificano e la scuola ne viene informata, e che Città Metropolitana prende in carico, anche se non sempre con tempestività, per quanto possibile con i fondi a sua disposizione.
Negli ultimi giorni l’Amministrazione, alla quale gli studenti sanno di dover segnalare in modo puntuale e non generico eventuali malfunzionamenti, ha ricevuto due sole segnalazioni, relative al Lab. B12, in seguito alle quali una Classe, che vi doveva condurre attività esclusivamente teorica, è stata spostata in altra aula. Non sono pervenute segnalazioni in merito ad altri locali.

Nella giornata di ieri sono state, invece, segnalate basse temperature, che sono state verificate, in alcune aule del piano interrato; in nessuna di esse, tuttavia, sono mai stati registrati 11°, come compare in alcune foto di termometri non precisati che sono state diffuse dagli studenti anche agli organi di stampa (che riportano anche il dato inesatto di temperature che non avrebbero mai superato i 15-16°). Il personale ha rilevato, in un’aula occupata da una Classe che lamentava il freddo eccessivo, la presenza di una finestra aperta (non guasta) dietro la Digital board, mentre gli studenti erano nel corridoio e si rifiutavano di rientrare in aula.
Certamente, gli infissi (in particolare delle aule situate al piano interrato) presentano alcune criticità nella chiusura e l’isolamento rispetto all’esterno non è completo, e questo causa una dispersione del calore prodotto dai termosifoni, che pure sono accesi e funzionanti. Il personale dell’Istituto interviene periodicamente, oltre le mansioni ordinarie di propria competenza, per sistemare maniglie danneggiate dall’usura e/o da un uso non sempre accorto da parte degli studenti, e per sostituire le guarnizioni, allo scopo di ridurre la dispersione termica. È in programma un importante intervento di sostituzione degli infissi da
parte di Città Metropolitana, previsto per il 2024, del quale tanto gli studenti quanto le famiglie sono stati informati.
Nella medesima mattinata di ieri, dietro precisa richiesta dell’Istituto, è intervenuto un tecnico dell’impianto di riscaldamento, che ha effettuato un diffuso sopralluogo e ha programmato alcuni interventi per la prossima settimana. Erano, peraltro, già in programma nuovi interventi interni di sistemazione delle guaine e delle maniglie.
Si precisa che la rilevazione che ha dato esito “TERMOSIFONI TIEPIDI” è stata effettuata intorno alle ore 10, quando l’accensione del riscaldamento inizia a decrescere per l’impostazione regolata dalla Città Metropolitana, la cui rimodulazione era peraltro già in  programma.
Oggi, alle 14.45, sempre all’interno dell’intervento programmato di cui sopra (dunque, non esitato dalla protesta), un tecnico dell’impianto di riscaldamento ha effettuato una nuova serie di rilevazioni. Solo per fare un esempio nel merito, nel Lab. B12, uno dei locali che hanno registrato nei giorni scorsi una delle temperature più basse e che oggi è rimasto deserto per l’intera mattinata, ha rilevato con un termometro professionale una temperatura di 19,3°.
Pertanto, le basse temperature, per un periodo breve e non relativo alle “ultime settimane” come invece affermato, interessano solo alcune aule, e non la maggioranza dei locali dell’Istituto; e nei piani superiori vi sono generalmente temperature più elevate di quelle previste. Né si tratta, come da alcune fonti non individuate è stato riportato anche agli organi di stampa, di un blocco della caldaia.
Quanto al funzionamento dei servizi igienici, anche in questo caso si tratta di criticità che derivano dalla struttura degli impianti. Nel 2019 la Città Metropolitana ha provveduto al rifacimento degli impianti di scarico e alla sostituzione dei sanitari. A tale intervento si sono affiancate poi la periodica manutenzione o, dove necessario, sostituzione di elementi dell’impianto di illuminazione, unitamente alla sostituzione di pannelli del controsoffitto. Alcuni bagni sono attualmente chiusi, invece, perché le vaschette, che pure sono praticamente nuove, non accumulano acqua a sufficienza per scaricare adeguatamente a causa della durezza dell’acqua, che incrosta l’interno e il sistema di galleggiamento. Anche in questo caso la scuola sta sperimentando alcune soluzioni per risolvere il problema. In taluni casi, infine, i bagni restano chiusi per interventi di disotturazione resisi necessari a causa, per esempio, di un utilizzo improprio della carta per le mani. Ma è certo che i servizi e i locali che accolgono gli studenti non hanno criticità strutturali che ne mettano in discussione l’agibilità o la sicurezza, e neppure precarie condizioni igieniche relative alla pulizia, come sembrerebbe emergere in modo distorto da alcuni articoli che in mattinata si sono occupati dello sciopero degli studenti.
Peraltro, la questione dei servizi igienici è stata affrontata e spiegata dalla sottoscritta, nelle scorse settimane, agli studenti, ai Rappresentanti di Classe di alcune Classi, nonché ai Rappresentanti degli Studenti entro il Consiglio di Istituto, e nella seduta del 29/11/2023 del Consiglio di Istituto medesimo.
La scuola fa il possibile, sempre, per integrare l’intervento della Città Metropolitana - che ha  in carico, occorre riconoscerlo, la manutenzione di un numero significativo di edifici scolastici nel territorio - e per rendere accogliente, oltre che sicuro, l’ambiente in cui gli studenti trascorrono numerose ore della giornata, molto oltre le proprie competenze ordinarie - dal puntuale sfalcio delle aree verdi alla piccola manutenzione quotidiana di tutti i locali. Se l’Istituto non intervenisse come fa, la situazione sarebbe alquanto diversa.
Francamente, perciò, genera una certa amarezza leggere il taglio radicale dei cartelli branditi dagli studenti e le generalizzazioni riportate in merito dagli organi di stampa che la manifestazione ha attirato, che sono non solo largamente inesatte, come detto sopra, ma non rendono conto dell’impegno che ogni componente della scuola pone ogni giorno nel proprio lavoro e ledono fortemente l’immagine dell’Istituto.

 

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