Popillia Japonica, Avetta: «Servono misure urgenti»
Il consigliere regionale: “A rischio il comparto dell’eno-turismo”.

Popillia japonica, Avetta: “La regione si attivi: servono urgenti misure di contenimento e ristori per i produttori. A rischio il comparto dell’eno-turismo”.
Avetta: «Servono misure urgenti»
Il consigliere regionale Avetta ha presentato un’Interrogazione relativa alla diffusione della popillia japonica.
«La situazione è grave. Il piano d’azione avviato dalla Regione Piemonte è doveroso ma non sufficiente. In vista del prossimo anno occorre far tesoro delle esperienze maturate, individuando misure idonee a contenere con maggiore efficacia i danni provocati dalla popillia japonica. E poi bisogna pensare a risarcire i produttori colpiti. La diffusione incontrollata del coleottero, in particolare tra le vigne del Canavese, costituisce un vero flagello che rischia di compromettere la vocazione eno-gastronomica ed eno-turistica del nostro territorio».
«Vigne e piante da frutto sono colpite in tutto il Canavese, da Carema a Caluso e nelle vicine pianure del vercellese e biellese, da Borgo D’Ale verso nord-est. In particolare siamo fortemente preoccupati per la produzione dell’Erbaluce di Caluso Docg, un vino di eccellenza, con dati in costante crescita. Stiamo parlando di un valore dell’imbottigliato di oltre 10 milioni di euro e di un settore con 280 produttori, una filiera finalizzata da 39 vinificatori e 35 imbottigliatori, senza contare l’indotto turistico. L’insetto colpisce, infatti, anche l’estetica della pianta e ciò influisce sull’immagine complessiva delle nostre belle colline. In queste condizioni sono a rischio le iniziative di coinvolgimento dei turisti e degli appassionati alle prossime vendemmie. Ecco perché sono indispensabili soluzioni definitive in vista degli anni a venire e risarcimenti per i produttori danneggiati» conclude.