Il ricordo

Addio a Michaela Frola, è stata un esempio d’amore e di forza

Originaria di Montanaro, si era poi trasferita a Caluso. Ha lottato con ogni forza contro una malattia incurabile.

Addio a Michaela Frola, è stata  un esempio d’amore e di forza
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I paesi di Caluso e di Montanaro piangono la prematura scomparsa di Michaela Frola, 53 anni, venuta a mancare dopo aver lottato contro una breve malattia incurabile.

Addio a Michaela Frola, è stata un esempio d’amore e di forza

Michaela era originaria di Montanaro, una piccola comunità che l’ha vista crescere, e l’ha sempre stimata per il suo carattere cordiale, gentile, disponibile per chiunque avesse bisogno.
Si era poi trasferita circa una quindicina di anni fa a Caluso, trovando una nuova casa, una nuova cerchia di amici ed un lavoro da impiegata a Torino. L’amore più grande della sua vita è stata sua figlia Iris, era la sua ragione di vita. Alla sua amata Iris ha dedicato ogni singolo giorno della sua vita.  Faceva tutto per lei.
Pur sapendo che le restava poco tempo da vivere, non ha mai smesso di starle accanto, di accudirla per ogni suo bisogno, sempre con un sorriso, mai mostrando la sofferenza per la malattia, trovando insieme la serenità anche nelle più piccole cose.

Il ricordo di chi le voleva bene

Ha continuato sino alla fine a essere una fonte di amore, e speranza per la sua famiglia. «Michaela - riferisce il cugino Andrea Blatto - era buona, semplice, non aveva grilli per la testa.
Ci ha mostrato cosa vuol dire andare avanti, e non perdere mai la forza di lottare».
Ricorda Cristina, una sua amica: «Ad ottobre, mi parlasti di quegli esami che non promettevano niente di buono. In questi mesi, hai affrontato le prove più difficili che un essere umano possa sopportare.
Sapessi quanto mi mancheranno quei messaggi che ci scambiavamo, quando, a turno, ci si diceva: «Che dici, una pizza? Così chiacchieriamo!».
Credo che quegli incontri avessero più il sapore di terapia, serviva a tutte e due parlare e ridere, mettersi in discussione e cercare di migliorare sempre. Ricordo quella vacanza che avevamo fatto insieme, di pochissimi giorni, una delle più rilassanti.
Gli incontri con le persone sono un dono, sempre, e tu lo sei stata, ti porterò sempre nel cuore». Questo il ricordo delle coscritte del 1971 di Montanaro: «Uscivamo insieme, eravamo amiche, sempre unite.
Quando si poteva ci incontravamo anche solo per un caffè, per parlare di quello che facevamo tutti i giorni e anche per ricordare episodi piacevoli della nostra vita. Non possiamo ancora crederci che lei non ci sarà più con noi».
Il dolore più grande è sicuramente quello di una madre che perde la propria figlia, e per la mamma Rosalina non potrà mai esserci una parola di conforto per una perdita così immane.

Michaela lascia la figlia Iris, la mamma Rosalina con Giosi, la zia Giuseppina. I funerali sono stati celebrati venerdì socrso, 21 marzo, nella chiesa parrocchiale di Montanaro.

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