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Covid: Giacometto (FI), importante ripristinare possibilità di spostamenti dai piccoli Comuni

"Sarebbe necessaria, dunque, un'interpretazione meno restrittiva"

Covid: Giacometto (FI), importante ripristinare possibilità di spostamenti dai piccoli Comuni
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L'onorevole di Forza Italia, Carlo Giacometto entra nel merito della questione legata al fatto che chi risiede nei Comuni con meno di 5000 abitanti non può spostarsi nel raggio di 30 km. Questo è stato attuato nell'ultimo Decreto su cui viene affrontata la pandemia da Covid.

Covid, Giacometto e la possibilità degli spostamenti nei piccoli Comuni

“L'entrata in vigore dell'ultimo Decreto Legge del 13 marzo ha lasciato irrisolta la possibilità per chi risiede in Comuni con meno di 5000 abitanti di spostarsi nel raggio di 30 km, finora sempre prevista da tutti i vari Decreti precedenti, anche in zona rossa. Quantomeno, è questa la posizione che emerge anche dalla lettura delle FAQ sul sito del Ministero dell'Interno. - Sostiene l'Onorevole di Forza Italia Carlo Giacometto -  Sarebbe necessaria, dunque, un'interpretazione meno restrittiva, e su questo mi associo alla richiesta di UNCEM di ripristinare questa possibilità, al netto del colore in cui si trova la propria zona.
Sarebbe un importante segno di attenzione nei confronti di piccole comunità locali, che rappresentano circa il 70 per cento dei Comuni in Italia, la maggior parte dei quali in Piemonte e Lombardia, dove può essere molto più complesso convivere con quest’isolamento rispetto a chi abita in grandi centri urbani.
Mi auguro che il Governo Draghi condivida questa richiesta di buon senso e che chiarisca come per i residenti nei piccoli Comuni permanga la possibilità di accedere ai servizi essenziali anche varcando i confini dei loro territori in una fascia chilometrica adeguata”.

 

Covid, nuovo Decreto Draghi

Con il nuovo Decreto Draghi, che da lunedì 15 marzo 2021 ha fatto calare una coltre rossa e arancione su tutto il Paese, decade per chi si trova nelle zone con restrizioni al massimo livello la possibilità, la deroga, per coloro che vivono in Comuni al di sotto dei 5mila abitanti, di spostarsi nel raggio di 30 chilometri. E’ invece consentito per i cittadini che si trovano in zona arancione. Addio insomma alla concessione, introdotta anche per le zone rosse col Dpcm del 16 gennaio: ma l’Unione dei comuni montani non ci sta.

Il precedente

Non è la prima volta che l’argomento relativo alle imposizioni ai piccoli Comuni diventa oggetto di discussione. Per le feste natalizie, per esempio, la direzione iniziale del Governo Conte era stata quella di vietare l’uscita dal proprio Comune di residenza, a prescindere dalla grandezza. Da nord a sud, però, si sono levate voci in polemica con il provvedimento che hanno sottolineato come una persona residente in una città avesse la possibilità di percorrerla interamente, mentre chi viveva in Comuni di poche centinaia di abitanti rischiava di rimanere isolato quando sarebbe stato sufficiente lasciarlo muovere per un chilometro “oltre il confine”.

Da qui l’introduzione della deroga dei 30 chilometri per i Comuni sotto i 5mila abitanti, che a Natale era stata consentita solo per le zone arancioni, ma successivamente, con l’approvazione del Dpcm di Conte del 16 gennaio (valido fino al 15 febbraio) era stata mantenuta e estesa anche alle zone rosse.

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