Commenti su: Dramma della solitudine, trovato cadavere dopo una settimana

Orazio Geraci

L'ultimo volta lo vidi seduto alla panchina davanti al Gobetti. Avevo conosciuto la madre e successivamente lui, Luigi. Come di consueto scambiammo qualche parola. Un tempo mi parlava del libro che stava scrivendo: una sorta di enciclopedia sulle domande fatte nei quiz televisivi, da Lascia o Raddoppia in poi. Per il suo sogno aveva collezionato migliaia di riviste e giornali, accatastati ovunque. Passo anni ad assistere la vecchia madre. Poi era rimasto a vivere solo, per anni. Ultimamente suo precario stato di salute era evidente. Magrissimo, gli erano caduti quasi tutti icapelli. La barba lunga, l'aria sofferente. Volevo dirgli se potevo lasciargli il mio numero di telefono in caso di necessità. Però mi sembrava di voler forzare la sua riservatezza, quasi a fargli notare che il suo stato di bisogno era evidente. Non lo feci. Forse non sarebbe servito a nulla. O forse si. Non lo saprò mai.