Frode fiscale perquisizioni e arresti
E' accaduto oggi, mercoledì 27 giugno tra Savona e Cuneo.

Frode fiscale, perquisizioni e arresti da parte della Guardia di Finanza di Savona oggi, mercoledì 27 giugno tra Savona e Cuneo.
Frode fiscale
La Guardia di Finanza di Savona oggi, mercoledì 27 giugno ha eseguito provvedimenti cautelari emessi dal Gip di Savona nei confronti di 5 persone. Numerose le perquisizioni tra la Val Bormida, il capoluogo savonese e la provincia di Cuneo. Queste interessano abitazioni ed uffici degli indagati, nonché aree di stoccaggio rifiuti. Tra i perquisiti risulta anche un ex dirigente di un'azienda pubblica.
Fatture false, scoperta maxi frode
I provvedimenti
B.C. e C.N. sono stati accompagnati in carcere a Marassi. R.M. è agli arresti domiciliari. Obbligo di dimora e firma, invece, per B.C. e T.L.. A loro viene contestata l’associazione per delinquere, finalizzata all’emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.
Le indagini
L’indagine nasce da un'attività condotta nei confronti di una cooperativa di lavoro. Durante la verifica fiscale, i finanzieri hanno accertato che la società di riciclaggio e smaltimento rifiuti, al fine di ottenere vantaggi fiscali e contributivi, aveva creato ad hoc la cooperativa deputata alla formale assunzione dei lavoratori. Questi ultimi, già dipendenti della società, venivano assunti dalla cooperativa continuando a svolgere le stesse funzioni. Era sempre la cooperativa che, poi, fatturava alla società il costo delle prestazioni. Ma senza procedere, se non in minima parte, al pagamento delle imposte. E soprattutto dei contributi dovuti. Questo escamotage ha consentito di portare in deduzione dal proprio reddito i costi delle prestazioni fittiziamente rese. Inoltre risultare in regola con il Documento Unico Regolarità Contributiva, necessario per poter partecipare agli appalti pubblici.
Le perquisizioni
Nel corso dell’operazione, che vede coinvolti quindici indagati, sono stati perquisiti un impianto industriale utilizzato per la trasformazione dei rifiuti ed un’area in provincia di Cuneo. Qui risulta stoccato “compost”, materiale organico proveniente dalla raccolta differenziata urbana. Ma dagli accertamenti risulta, invece, esser un rifiuto speciale.
I sequestri
Al vaglio delle Fiamme Gialle numerosa documentazione relative ad analisi commissionate a
laboratori chimici per qualificare la natura del “compost”. Sequestrati beni e valori per oltre 1,7 milioni di euro. Agli indagati sono stati contestati anche reati ambientali, legati alla lavorazione, stoccaggio e
smaltimento dei rifiuti non conforme alla normativa